Il ministro dell’Istruzione ha espresso la sua preoccupazione in merito al calo demografico, in correlazione alla scuola.
Secondo il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, la questione del calo demografico in Italia è preoccupante, ed a pagarne i danni potrebbe essere il comparto scuola. “4,1 miliardi stanziati dal governo su asili nido, e 4,6 per la parte digitale: banda larga per 44mila edifici scolastici”.
La preoccupazione di Patrizio Bianchi per quanto riguarda il calo demografico è che le strutture aumentino mentre parallelamente gli studenti diminuiscono. Bianchi ha affermato: “Non vorrei che costruiamo i pollai ma mancano i pulcini”.
Il ministro dell’Istruzione è intervenuto durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio: “Stiamo aprendo l’anno scolastico ed avremo tutti gli insegnanti al loro posto. Quest’anno non ci saranno le 40mila supplenze legate al Covid. Stiamo lavorando per garantire a coloro che verranno la tavola apparecchiata, e si può iniziare a servire la cena”, dice il ministro italiano.
Con il suo discorso Patrizio Bianchi vuole mettere in evidenza la spesa di 4,1 miliardi stanziati dal governo sugli asili nido, e i “4,6 miliardi per la parte digitale per avere la banda larga per 44mila edifici scolastici”. Il problema, secondo Bianchi, riguarda la crescita demografica in calo: “La questione demografica deve essere al centro dell’attenzione: perché non vorrei che noi costruiamo i pollai e poi non abbiamo i pulcini”.
Rientro a scuola e Covid
Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emanato le nuove normative per le scuole per quanto riguarda la situazione Covid-19. Il Miur ha inviato a tutte le scuole italiane il vademecum sulle misure anti-covid per l’anno scolastico 2022-23.
L’uso delle mascherine anti-Covid
Il dispositivo di protezione (mascherina) andrà indossato solo da coloro che sono considerati soggetti “a rischio”. Nella fattispecie il dispositivo da utilizzare sarà la mascherina Ffp2. Ciò significa che coloro che non presentano alcun sintomo possono liberamente recarsi a scuola senza indossare alcun dispositivo.
Gli asintomatici
Per quanto riguarda gli asintomatici, non vige nessuna azione necessaria. Invece, nel caso della comparsa di eventuali sintomi, (sia alla comparsa che in caso di persistenza al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto) sarà necessario svolgere un test molecolare o antigenico, anche autosomministrato. Nel caso in cui si dovesse optare per un test antigenico autosomministrato, l’esito negativo verrà attestato attraverso una autocertificazione.
La riammissione a scuola
La riammissione all’interno dell’istituto sarà possibile previa esibizione dell’esito negativo del test antigenico o molecolare, per cui non sarà necessaria alcuna certificazione medica. Puoi consultare le faq sulle misure per la gestione dei casi di positività nel sito del Miur: https://www.miur.gov.it