Tutto quello che c’è da sapere sul caso Bibbiano. Chi è coinvolto, cosa c’entra il sindaco e il ruolo della onlus Hansel e Gretel.
BIBBIANO (REGGIO EMILIA) – Nelle ultime settimane sta facendo discutere il caso Bibbiano. Andiamo a scoprire meglio cosa è questa vicenda che ha diviso ancora una volta maggioranza e opposizione ma soprattutto che ha sconvolto l’intero Paese.
Che cos’è il caso Bibbiano
Il caso Bibbiano fa riferimento all’indagine che è stata denominata ‘Angeli e Demoni’. L’inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Emilia ha portato alla luce un sistema illecito di gestione dei minori in affido al Comune che si sarebbe basato sulla manipolazione di testimonianze dei bambini di assistenti sociali e psicologi.
Secondo gli inquirenti i psicologi e alcuni funzionari pubblici hanno cercato di togliere l’affidamento dei bambini a famiglie in difficoltà e affidarli, dietro compenso, a famiglie di amici o conoscenti.
Chi sono gli indagati e cosa c’entra il sindaco
Tra i principali indagati ci sono la dirigente dei servizi sociali e un assistente sociale, accusati di aver gestito questo sistema di affidi. Ma sul registro sono stati iscritti anche la moglie del proprietario del Centro Hansel e Gretel e il primo cittadino di Bibbiano.
Il sindaco è accusato di concorso in abuso d’ufficio per aver “omesso di effettuare una procedura a evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di psicoterapia che aveva un importo superiore a 40mila euro procurando in modo intenzionale un ingiusto vantaggio patrimoniale al centro studi Hansel e Gretel“.
Il ruolo del Centro Hansel e Gretel
Nella vicenda ha avuto un ruolo importante anche il Centro Hansel e Gretel, onlus gestita da Claudio Foti. La moglie, psicoterapeutica, di quest’ultimo è stata iscritta sul registro degli indagati.
Le indagini sul caso Bibbiano non sono ancora terminate e nelle prossime settimane ci potrebbero essere importanti novità su questo episodio che ha sconvolto l’intera Italia.
Il processo
Claudio Foti, psicoterapeuta del centro Hansel&Gretel, è stato condannato a 4 anni al termine del processo con rito abbreviato. Assolta la sua assistente Il sindaco Carletti è stato prosciolto dalle accuse di falso e rinviato a giudizio per abuso d’ufficio.