Biden ha deciso: a maggio finisce la guerra

Biden ha deciso: a maggio finisce la guerra

La fase dell’attesa e anche delle incertezze sta per terminare

La fase di incertezza e attesa sta per terminare, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di tentare di sconfiggere l’armata russa in Ucraina. Il ministro della Difesa Lloyd Austin, a nome del governo degli Stati Uniti, ha dichiarato ieri che non c’è più tempo da perdere e che stanno preparando le armi e i mezzi militari per consentire agli ucraini di riconquistare il territorio perduto. Secondo le indiscrezioni, la controffensiva dovrebbe scattare nel mese di maggio, dopo che centinaia di carri armati e veicoli blindati, compresi otto mezzi in grado di gettare i ponti per guadare il fiume Dnipro, saranno stati inviati in Ucraina. Inoltre, centinaia di soldati ucraini saranno addestrati a familiarizzare con gli ordigni più sofisticati nelle basi degli Stati Uniti, della NATO e del Regno Unito.

Il Pentagono ritiene che l’Armata russa e le milizie mercenarie della Wagner siano allo stremo e a corto di armi e possono essere battute, a patto che si faccia uno sforzo aggiuntivo e si agisca rapidamente. Anche il blocco occidentale potrebbe presto avere problemi nell’assicurare continuità ai rifornimenti, poiché le industrie belliche americane ed europee faticano a tenere il passo delle esigenze sul campo di battaglia. Biden e Austin vogliono quindi agire il più rapidamente possibile, prima che la mancanza di armi costringa l’esercito ucraino e i suoi sponsor a impantanarsi in un conflitto senza fine.

Le implicazioni politiche di questa mossa militare sono di massima importanza. Fino ad ora, Biden ha adottato un approccio gradualista per evitare uno scontro diretto con la Russia, ma ora gli Stati Uniti puntano esplicitamente alla sconfitta militare di Putin. Solo dopo potranno aprire i negoziati di pace.

Biden-Zelensky

La reazione di Putin presenta insidie

Tuttavia, questa iniziativa è piena di insidie e di rischi, poiché è difficile prevedere quale potrebbe essere la reazione di Putin, un autocrate che dispone di un arsenale nucleare micidiale. Gli Stati Uniti cercano di mantenere aperti “i canali di comunicazione” con la Russia, anche se la situazione si fa sempre più tesa. Austin ha anche contattato il ministro della difesa russo Sergei Shoigu per smorzare le tensioni seguite alla “crisi del drone” in cui due caccia russi hanno intercettato e messo fuori uso un drone degli Stati Uniti sul Mar Nero.

La reazione del governo ucraino è entusiasta, con il ministro della Difesa che twitta: “La riunione del gruppo di Ramstein ispira ottimismo…formeremo un pugno corazzato”. Tuttavia, resta da vedere come Putin risponderà alle mosse degli Stati Uniti sul campo di battaglia e nella rete diplomatica internazionale.