Bidello condannato per pedofilia torna a scuola e molesta un altro bambino

Bidello condannato per pedofilia torna a scuola e molesta un altro bambino

Dopo due condanne per violenza sessuale nei confronti di minori l’uomo è riuscito a farsi assumere in un nuovo istituto e a colpire ancora.

Dopo due condanne per violenza sessuale nei confronti di altrettanti bambini, un bidello è riuscito a farsi assumere in un nuovo istituto e a molestare di nuovo. Una storia tragica ed inconcepibile che è costata al Ministero dell’Istruzione oltre 228 mila euro.

La somma è stata risarcita alla famiglia dell’ultimo piccolo offeso. Ora, le istituzioni, hanno deciso di rivalersi della stessa cifra sullo stesso bidello e sul dirigente dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio che, nonostante le condanne, aveva inserito il nominativo dell’uomo nelle graduatorie Ata. Il bidello era stato interdetto dal tribunale e non avrebbe potuto lavorare nuovamente in una scuola.

Una storia di violenza

Quella del bidello in questione è una storia di violenza. La prima condanna per molestia nei confronti di un minore era arrivata nel 1991, la seconda nel 2005 e la terza nel 2014. La seconda sentenza è stato il risultato di un abuso ad una bambina di una scuola media romana. Il bidello era stato condannato a due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione con l’interdizione perpetua dal lavoro a contatto con i più piccoli.

Nonostante la condanna, nel 2014 l’uomo aveva trovato lavoro in una scuola del centro della capitale e si era avvicinato ad un altro bambino facendogli alcuni regali. Il bidello lo aveva poi seguito in bagno e lo aveva molestato. A denunciarlo, in questo caso, fu la madre del piccolo e l’uomo finì in galera per sei anni. Il Miur aveva risarcito i genitori del bambino, ammettendo la propria colpevolezza nell’aver permesso un contatto con i minori ad un soggetto di questo genere. Il ministero, ora, ha chiesto 171 mila euro al bidello e 28 mila all’allora dirigente dell’Ufficio scolastico regionale.