Imbarazzo alla Casa Bianca: svelato un report segreto su Joe Biden e i suoi presunti problemi di memoria. La smentita e la nuova gaffe.
Nuovi problemi per il presidente degli Stati Joe Biden. Nel report di 345 pagine del procuratore speciale Robert Hur che ha investigato sui documenti classificati che l’attuale numero uno degli States, da vicepresidente, non riconsegnò agli Archivi Nazionali, arrivano notizie decisamente contrastanti. In particolare su alcune definizioni che il procuratore speciale ha dato sul leader Usa. Come se non bastasse, poi, il diretto interessato è ricaduto in una delle sue, ormai diventate “famose” gaffe…
Il report su Biden e i problemi di memoria
Il presidente degli Stati Uniti d’America è finito nell’occhio del ciclone dopo il report del procuratore Hur che ha deciso come non ci siano le basi per incriminarlo dopo i fatti che lo avevano visto protagonista come vicepresidente quando non riconsegnò agli Archivi Nazionali dei documenti classificati.
Eppure, proprio dal resoconto di Hur, per Biden è arrivata una batosta. Infatti, il leader americano è stato descritto nel rapporto come “un anziano con buone intenzioni e scarsa memoria“.
Una situazione che mette a rischio una sua possibile rielezione alla Casa Bianca e che rende vana la sua pronta replica: “La mia memoria è buona” e se ci sono stati eventuali errori, in passato, era perché ”ero nel bel mezzo di una crisi internazionale”.
La nuova gaffe che imbarazza la Casa Bianca
Al netto di tale posizione, però, Biden si è reso protagonista di un’altra uscita infelice. Il numero uno Usa, infatti, è stato autore di una gaffe terribile.
Parlando degli sforzi per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e dicendo che la risposta di Israele è stata “esagerata”, il presidente è “inciampato” in un lapsus, definendo Al Sisi presidente del Messico anziché dell’Egitto.
Una figuraccia che ha destato grande imbarazzo, a lui ma anche a tutta la Casa Bianca e che potrebbe mettere a rischio l’eventuale rielezione come leader degli States.
