“Biden è stato drogato prima del confronto con Trump”: l’accusa delle chat complottiste

“Biden è stato drogato prima del confronto con Trump”: l’accusa delle chat complottiste

Le teorie complottiste che affermano che Joe Biden sia stato drogato prima del dibattito con Donald Trump.

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali americane del 2024, il clima politico si fa sempre più teso e carico di teorie complottiste nello scontro tra Biden e Trump. Le chat su piattaforme come Telegram sono piene di speculazioni e accuse infondate, spesso alimentate da video manipolati e disinformazione. Come riportato su fanpage.it

Giovedì 27 giugno, il primo dibattito televisivo tra l’attuale presidente Joe Biden e il suo sfidante Donald Trump ha catalizzato l’attenzione non solo degli spettatori ma anche delle comunità complottiste online. Secondo alcune di queste teorie, Biden sarebbe stato drogato per migliorare le sue prestazioni durante il dibattito.

Joe Biden

Perché alcuni credono che Biden sia stato drogato prima del dibattito contro Trump

Le teorie complottiste online tendono a polarizzare ulteriormente i già intensi dibattiti politici. Nei gruppi complottisti, Biden e Trump vengono spesso dipinti come figure contrapposte in una lotta epica. In questo contesto, l’idea che Biden possa essere stato drogato per affrontare Trump trova terreno fertile.

Un video su YouTube, condiviso in un canale Telegram con quasi 190.000 iscritti, suggeriva che a Biden fossero stati somministrati farmaci per migliorare la sua performance. Gli autori del video sostenevano di poter dimostrare questa tesi analizzando la dilatazione delle pupille di Biden in due video diversi. Tuttavia, uno dei video era un deepfake, una manipolazione digitale creata per ingannare gli spettatori.

Nonostante la mancanza di prove, la teoria ha guadagnato rapidamente popolarità. Ronny Jackson, un deputato repubblicano, ha addirittura chiesto su X (precedentemente noto come Twitter) un test antidroga per Biden. Tuttavia, la performance di Biden durante il dibattito non è stata all’altezza delle aspettative né per i suoi sostenitori né per i complottisti repubblicani.

Qual è la teoria della sostituzione di Joe Biden con un altro candidato democratico

Dopo il dibattito, una nuova teoria complottista ha preso piede: quella secondo cui l’establishment democratico avrebbe intenzione di sostituire Biden con un altro candidato senza passare per le primarie. Questa teoria è diventata particolarmente popolare quando le performance di Biden sono state giudicate deludenti.

In molti stamane parlano di panico tra i dem, siamo sicuri che non sia tutto stabilito a tavolino?“, si chiede un utente di un canale Telegram italiano con 37.000 iscritti. Alcuni utenti suggeriscono che il sostituto potrebbe essere “il marito di Obama“, un riferimento cospirazionista a Michelle Obama, che in queste teorie viene dipinta come un uomo.

Queste teorie si basano su falsità e manipolazioni, come l’idea che Michelle Obama sia un uomo travestito. Nonostante la totale mancanza di fondamento, tali teorie trovano sostenitori nelle frange più estreme del panorama politico.

Anche in Italia, i sostenitori di Trump sono presenti nelle chat complottiste. Alcuni vedono in lui un baluardo contro le “derive” della politica contemporanea. “Trump ha un cuore immenso!“, scrive un utente in un canale Telegram italiano con quasi 12.000 iscritti, identificandosi con una Q maiuscola, simbolo del movimento QAnon.

Il sostegno italiano a Trump può essere visto come una forma di globalizzazione delle idee complottiste. Un terreno comune per i movimenti estremisti che trovano spazio online. Le paure e le insicurezze locali si riflettono nelle vicende internazionali, creando un’eco di sostegno transnazionale per figure come Trump.