Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto una pausa nella guerra Israele-Hamas per mettere in salvo i prigionieri. E per il futuro…
Continua il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Nuovi bombardamenti sono avvenuti in queste ore dopo i terribili attacchi a tre campi profughi dove si sarebbero trovati alcuni terroristi. Il pensiero, però, va ai tanti civili e prigionieri della guerra che, secondo Joe Biden dovrebbero avere tempo e modo di andare via. In tale ottica, il presidente Usa ha chiesto apertamente una pausa.
Biden chiede una pausa nel conflitto Israele-Hamas
Il numero uno degli Stati Uniti sta osservando con grande attenzione le vicende della guerra in Medio Oriente e i risvolti, anche per i civili, del conflitto Israele-Hamas. In tal senso, Biden avrebbe richiesto a tutte le forze in campo una pausa per permettere ai prigionieri di andare via dalle zone calde della battaglia.
“Penso che abbiamo bisogno di una pausa. Una pausa significa dare tempo per far uscire i prigionieri“. Sono state queste le parole del Presidente Usa nel corso di un evento elettorale in Minnesota, dopo che un membro del pubblico aveva gridato “come rabbino ho bisogno che lei chieda un cessate il fuoco adesso“.
Usa e Israele pensano al dopo Hamas a Gaza
Sulla posizione degli Usa in merito alla guerra, poi, sarebbero arrivate anche alcuni informazioni per quanto riguarda ciò che accadrà in futuro, ovvero dopo la fine del conflitto.
Secondo fonti americane, sarebbero in corso colloqui per istituire una forza multinazionale a Gaza dopo che Israele avrà sradicato Hamas.
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano che cita Politico, due senatori dem, Chris Van Hollen e Richard Blumenthal, hanno riferito che sarebbe al lavoro una diplomazia dietro le quinte per stabilire una forza di mantenimento della pace a Gaza, anche se probabilmente non includerà truppe americane.
“Sono in corso discussioni sulla possibile composizione di una forza internazionale”. E ancora: “Sono discussioni molto preliminari e fragili. Penso che sarebbe importante avere una sorta di forza multinazionale a Gaza come transizione verso qualunque cosa accada dopo”.