La Bielorussia accusa l’Ucraina di ammassare truppe e armi lungo il confine, aumentando l’attività dei droni.
La recente intensificazione delle attività militari al confine tra Bielorussia e Ucraina sta creando nuove preoccupazioni nella già complessa situazione geopolitica dell’Europa orientale. Minsk ha accusato Kiev di ammassare truppe e armamenti nella regione di Zhyomyr e di incrementare l’uso di droni per scopi di sorveglianza. Da parte sua, l’Ucraina respinge queste accuse e sottolinea la minaccia proveniente dalla presenza di forze russe in Bielorussia.
Accuse di Minsk e risposta di Kiev
Le autorità bielorusse hanno annunciato un rafforzamento delle difese aeree lungo il confine con l’Ucraina, giustificando questa decisione con la necessità di proteggere infrastrutture critiche. Il comandante delle forze aeree bielorusso, Andrei Severinchik, ha affermato che recentemente un drone ucraino è stato abbattuto dopo aver attraversato il confine per raccogliere informazioni su obiettivi sensibili.
Inoltre, Vadim Lukashevich, vice responsabile per l’ideologia al comando delle operazioni speciali bielorusse, ha riportato un aumento della presenza di veicoli da combattimento per la fanteria di fabbricazione statunitense, lanciagranate e sistemi di artiglieria pesante lungo il confine. Queste dichiarazioni suggeriscono che Minsk considera l’attuale situazione come una potenziale minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale.
Kiev, tuttavia, nega con forza queste accuse. Andriy Demchenko, portavoce delle Guardie di confine ucraine, ha definito infondate le preoccupazioni di Minsk, sostenendo che “non c’è alcuna provocazione, devono essersi confusi“. Andriy Kovalenko, direttore del centro contro la disinformazione del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, ha aggiunto che la vera minaccia per l’Ucraina proviene dalle forze russe presenti in Bielorussia.
Un quadro geopolitico complesso
La Bielorussia, guidata dal presidente Aleksandr Lukashenko, è uno degli alleati più stretti della Russia di Vladimir Putin. Questo legame si è rafforzato ulteriormente dall’inizio del conflitto russo-ucraino, con Minsk che ha accolto armi nucleari russe sul proprio territorio e ha partecipato a esercitazioni militari congiunte con Mosca. Durante la fase iniziale della guerra, l’Ucraina ha espresso timori riguardo possibili attacchi dal confine bielorusso, portando ad una sorveglianza intensa della regione settentrionale.
Oggi, le tensioni al confine tra Ucraina e Bielorussia rappresentano una potenziale escalation nel conflitto, con entrambe le parti che si accusano reciprocamente di preparativi militari offensivi. Mentre Kiev cerca di minimizzare le accuse bielorusse e focalizzarsi sulla minaccia russa, Minsk sembra determinata a rafforzare le sue difese e mantenere alta la vigilanza.
Questa situazione, se non gestita con diplomazia e cautela, potrebbe portare a un aumento delle ostilità in una regione già segnata dalla guerra.