Trovata una plusvalenza nel bilancio della Juventus “che non doveva essere contabilizzata”: dove portano gli indizi.
A seguito dei rilievi di Deloitte & Touche Spa, le operazioni di revisione sul bilancio della Juventus rilevano un quadro “incompleto”, e non si esclude “che possano emergere ulteriori elementi informativi a oggi non noti», tenendo conto anche «delle modalità” con cui sono stati acquisiti i dati.
Sono diversi i documenti emersi, del periodo che va dal 2018 al 2020, che non erano stati forniti e che “sarebbero stati rilevanti anche ai fini delle relazioni di revisione datate 5 dicembre 2022”, dichiarano i revisori. Tra questi, una plusvalenza da 14 milioni realizzata nel 2019 “che non avrebbe dovuto essere contabilizzata”. Le indagini porterebbero al centrocampista della Fiorentina, Rolando Mandragora.
Le plusvalenze della Juve
Deloitte ha rilevato tre plusvalenze superiori ai 14 milioni e due di poco inferiori. Una riguarda la cessione di Sturaro al Genoa per 18 milioni di euro, con plusvalenza da 13,615 milioni, ma in questo caso il centrocampista non fa rientro a Torino. Nel 2021 poi il giocatore si trasferisce all’Hellas Verona da calciatore di proprietà del Genoa. Ma l’operazione su cui si sofferma Deloitte, è un tesserato i cui diritti “sono stati successivamente riacquistati dall’Emittente e, da ultimo, ceduti a una terza squadra”.
E’ stato l’acquisto della Juventus di Mandragora per 20 milioni di euro, nel 2016, a produrre una plusvalenza da 13,662 milioni. Il contratto “prevede inoltre la facoltà per Juventus di esercitare, al termine della stagione 2019/2020, il diritto di opzione per riacquisire a titolo definitivo il diritto alle prestazione sportive del medesimo calciatore a fronte di un corrispettivo di € 26 milioni, pagabili in due esercizi”.
Nell’ottobre 2020, la squadra bianconera comunica l’accordo raggiunto con l’Udinese per l’acquisizione del cartellino di Mandragora, “a fronte di un corrispettivo di 10,7 milioni di euro” con conseguente cessione in prestito del giocatore ai friulani, a cui viene riconosciuto un conguaglio non superiore a 6 milioni di euro al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.
I rilievi di Deloitte
L’attenzione di Deloitte si concentra anche sui compensi del personale tesserato relativo alle stagioni 2019/20 e 2020/21. Già nella precedente relazione sul bilancio consolidato al 30 giugno 2022 era incluso “un rilievo con riferimento alla mancata rilevazione negli esercizi di riferimento degli effetti contabili relativi alle predette manovre sui compensi del personale tesserato”.
All’epoca, la Juventus aveva dichiarato che i rilievi si basavano “su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che Juventus non condivide”. Per Deloitte la perdita sarebbe risultata di circa 44 milioni di euro e il patrimonio netto di 5 milioni euro. Nell’ultimo rilievo, infine, la perdita del semestre chiuso al 31 dicembre 2022 e il patrimonio netto alla medesima data risulterebbero sovrastimati rispettivamente di 2 milioni e di 3 milioni di euro.