Bilancio Tesla, perdite da due miliardi di dollari nel 2017
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tesla, 2017 da incubo: bilancio in passivo per quasi 2 miliardi di dollari

Bilancio Tesla

Il bilancio Tesla paga lo scotto del flop della Model 3 e degli investimenti sugli impianti: ora gli obbiettivi commerciali per il 2018 sono a rischio.

Il 2017 della Tesla è stato quantomeno complicato dal punto di vista finanziario. L’azienda con sede a Palo Alto (California) e specializzata nella produzione di auto elettriche, ha chiuso lo scorso anno con un passivo di bilancio esorbitante, ovvero 1.96 miliardi di dollari (oltre il miliardo e mezzo di euro al cambio).

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Bilancio Tesla, perdite triplicate rispetto al 2016

Solo nel quarto trimestre del 2017, la casa automobilistica presieduta da Elon Musk ha fatto registrare perdite pari a 675 milioni di dollari, il peggior dato nella storia dell’azienda. A dare un’idea delle proporzioni di tali perdite basti pensare che per lo stesso periodo del 2016 furono di poco superiori ai 121 milioni di dollari. Il 2017 rappresenta un caso eccezionalmente negativo nell’ultimo triennio dove le perdite erano state di quasi 675 milioni nel 2016 e 888.7 nel 2015. Anche sul fronte borsistico la situazione è tutt’altro che rosea: il titolo Tesla perde oltre 3 dollari per ogni azione (3.04 per l’esattezza) sfiorando le previsioni degli analisti (3.12 dollari per azioni).

Le cause del passivo di bilancio Tesla

Il bilancio Tesla in perdita ha più di una spiegazione. Un ruolo di primo piano spetta ai ritardi nella produzione della Tesla Model 3. L’azienda ha raccolto in anticipo mezzo milione di ordini e, per soddisfare tale richiesta, aveva preventivato un incremento della produzione che raggiungesse quota diecimila esemplari alla settimana. Per arrivare a tale regime di produzione, le stime della Tesla prevedevano di riuscire a produrre 2500 Model 3 alla settimana nel primo semestre del nuovo anno e il doppio nel secondo semestre.

Bilancio Tesla
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/furlined

Ad aggravare ulteriormente la situazione hanno concorso i forti investimenti profusi dall’azienda sia nell’impianto di Fremont (sempre in California) che nella Gigafactory del Nevada, dove la Tesla produce batterie a ioni di litio. In quest’ultima, sono stati investiti 350 milioni di dollari a gennaio 2017, come riferito in questo articolo di Business Insider. Non meno incisivi i costi sostenuti per la progettazione e lo sviluppo di un camion elettrico Semi, della Roadster e della Tesla Model Y. Questa frenata della produttività mette a serio rischio il principale obbiettivo commerciale della Tesla per il 2018: arrivare a produrre 500.000 vetture entro l’anno.

La Tesla Roadster nello spazio

I numeri tutt’altro che positivi e le prospettive future non certo incoraggianti contrastano con il recente exploit del lancio nello spazio della Tesla Roadster. Elon Musk, presidente della casa automobilistica, è anche il fondatore di Space X, società specializzata in lanci spaziali. L’imprenditore di origini sudafricane ha colto la palla al balzo mandando letteralmente in orbita la nuova Tesla a bordo del Falcon Heavy decollato da Cape Canaveral il 6 febbraio 2018. La rotta del razzo prevede l’attraversamento della fascia di asteroidi e l’ingresso nell’orbita di Marte prima di fare ritorno sul nostro pianeta.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/ilikewaffles11

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/furlined

 

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ultimo aggiornamento: 8 Febbraio 2018 18:52

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