Bimba morta a Milano: convalidato fermo sulla madre

Bimba morta a Milano: convalidato fermo sulla madre

Convalidato il fermo per Alessia Pifferi (37), accusata di aver lasciato morire la figlia di stenti, abbandonandola in casa.

Siamo a Milano. Alessia Pifferi ha ricevuto la convalida del fermo, relativo all’accusa che la vede madre carnefice della piccola Diana, di soli 16 mesi, abbandonata in casa e lasciata morire di stenti.

Successivamente all’interrogatorio, tenutosi ieri presso il carcere di San Vittore, il gip Fabrizio Filice, si sarebbe risolto per la convalida del fermo all’indirizzo della Pifferi, disponendo per la donna la misura di custodia cautelare in carcere, sotto l’accusa di omicidio volontario nella forza omissiva.

Il giudice avrebbe escluso l’aggravante della premeditazione, contestata dalla Procura, qualificando l’omicidio volontario nell’ipotesi dell’omissione.

Le accuse

Le dure accuse espresse dal pm, all’indirizzo della Pifferi: “È una persona capace di commettere atrocità, pericolosa e che non ha avuto scrupoli, volendo portare avanti le sue relazioni e divertirsi, ad abbandonare da sola in casa per quasi sette giorni nella culletta, sua figlia Diana di un anno e mezzo, facendola morire di stenti”.

Polizia


Alessia Pifferi ha ammesso: “Volevo un futuro con il mio compagno. Io ci contavo sulla possibilità di avere un futuro con lui (il compagno, ndr) e infatti era proprio quello che in quei giorni stavo cercando di capire; è per questo che ho ritenuto cruciale non interrompere quei giorni in cui ero con lui anche quando ho avuto paura che la bambina potesse stare molto male o morire”. Queste le parole della donna, durante il lungo interrogatorio davanti al giudice.

“Oltre il terzo giorno che la bambina era da sola non ero tranquilla, ma forse ha prevalso la stanchezza che mi portavo dentro, perché sono una ragazza madre, nessuno mi aiutava ed era molto pesante”. Quando lunedì scorso è tornata a Milano per un appuntamento di lavoro del compagno avrebbe quindi pensato: “Di utilizzare questo passaggio a Milano per passare a prendere la bambina, che era sola in casa dal 14 luglio, ma dopo aver avuto una discussione con lui , non l’ho fatto”.

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