Bimbo di 6 anni picchiato a sangue dal compagno della nonna

Bimbo di 6 anni picchiato a sangue dal compagno della nonna

Il compagno della nonna lo ha picchiato perché non lo lasciava lavorare: adesso il bimbo di 6 anni è in coma farmacologico.

Abusi nei confronti di un bimbo a Ventimiglia, un comune italiano in Liguria. A colpirlo è stato il compagno della donna. L’uomo ha dichiarato: “L’ho picchiato perché non mi lasciava lavorare”. La vittima è un bimbo di soli sei anni.

A causa delle botte ricevute dall’uomo, adesso il piccolo si trova ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Il responsabile della vicenda è Luigi C., 75 anni. Adesso dovrà rispondere alle accuse di lesioni gravissime nei confronti del piccolo di sei anni.

La vicenda

La giustificazione dell’uomo per il brutale atto compiuto: “Spostavo dei mobili e lui non mi lasciava lavorare, così l’ho colpito”. Avrebbe raccontato questo l’indagato alla pm Maria Paola Marrali. Il fatto risale a una decina di giorni fa. L’uomo, accompagnato dalla sua legale, Maria Spinosi, ha ammesso di aver picchiato brutalmente il nipote della sua compagna. la vittima della vicenda è un bimbo di soli sei anni, il piccolo Ryan, che adesso si trova ricoverato al Gaslini di Genova.

Il bambino è in coma farmacologico e in prognosi riservata per la violenza inaudita delle botte ricevute dal compagno della nonna. La vicenda è accaduta il 19 dicembre, a casa della nonna del piccolo. La compagna dell’aggressore è Maria Antonia C., di 65 anni.

Entrambi adesso risultano iscritti nel registro degli indagati della procura di Imperia, che ha deciso di aprire un fascicolo d’inchiesta per lesioni gravissime. Ancora non è chiara l’esatta dinamica dei fatti. Come parecchie altre volte era accaduto, il piccolo era stato affidato alle cure della nonna per quel pomeriggio.

Il piccolo è stato colpito ripetutamente con calci, pugni, e poi con il bastone di una tenda. Ciò gli ha provocato diverse fratture a otto vertebre e a un braccio, e ancora lesioni alla milza e una costola fratturata che gli ha perforato un polmone.

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