Un bimbo di un anno è mezzo è deceduto a Rimini dopo cinque giorni di agonia: era rimasto soffocato da un boccone.
Tragedia a Rimini, dove un bimbo di un anno e mezzo si è strozzato con del cibo ed è deceduto dopo sei giorni di agonia. Il piccolo era di origine magrebina. È giunto all’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, dove è stato aiutato dal personale medico della struttura.
Purtroppo, però, il piccolo non ce l’ha fatta. È deceduto lo scorso cinque dicembre a causa dei danni provocati dall’ostruzione causata dal cibo che aveva ingerito. Il bimbo ha infatti riportato gravi conseguenze cardiorespiratorie e cerebrali che ne hanno decretato la morte.
Alla luce di questa terribile tragedia, la Procura locale ha dato il via alle indagini aprendo un fascicolo per ricostruire l’esatta dinamica che ha condotto al soffocamento del piccolo. La Procura ha predisposto – come da prassi – l’autopsia sul corpicino del bimbo, sotto la direzione del sostituto procuratore Davide Ercolani.
Attraverso gli esami autoptici condotti nel bimbo gli esperti hanno escluso eventuali malformazioni o traumi pregressi che possano aver condotto il piccolo al decesso. Secondo quanto stabilito, il bimbo è deceduto per morte naturale impossibile da evitare, nonostante sia stato prontamente condotto in ospedale e nonostante i medici siano intervenuti tempestivamente.
La ricostruzione dell’accaduto
La vicenda risale al pomeriggio del 30 novembre scorso a Faenza. È li che abita la famiglia del piccolo. Secondo quanto appreso, il bimbo aveva perso conoscenza mentre stava mangiando insieme alla mamma. A quel punto la donna ha allertato il 118.
Subito è arrivata un’ambulanza. All’arrivo dei medici il piccolo era cianotico e non dava alcun segno di vita. I medici hanno immediatamente praticato le manovre di disostruzione, con scarsi risultati. A quel punto inizia la corsa in Pronto Soccorso, dove il personale medico riesce a ventilare e rianimare il piccolo. Una volta giunto nella strutture il bimbo è stato intubato, ma dopo alcuni minuti è andato in arresto cardiaco, così è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Rimini. Lì ha lottato per la vita per diversi giorni, fino al suo decesso.