Binotto e il sistema Ferrari: “Capro espiatorio come nel calcio, ma non risolve”
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Direttore: Alessandro Plateroti

Binotto e il sistema Ferrari: “Capro espiatorio come nel calcio, ma non risolve”

Mattia Binotto

Binotto rompe il silenzio: “In Ferrari come nel calcio, si cercano colpevoli invece di risolvere”. E spiega perché ha voluto Inaki Rueda.

Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari, è tornato a far parlare di sé con una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, nella quale ha affrontato temi delicati legati al passato in rosso e al suo presente nel progetto Audi F1. Il tecnico svizzero, oggi alla guida di una delle sfide più ambiziose del prossimo decennio, ha raccontato con lucidità e senza filtri la sua visione dell’ambiente ferrarista.

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Un sistema che divide: la visione di Binotto sulla Ferrari

Nella sua riflessione, Binotto ha voluto porre l’accento su una cultura della ricerca del colpevole che, secondo lui, caratterizza la gestione di crisi in Ferrari. Una cultura che – a suo dire – somiglia in modo inquietante a quella del calcio italiano, dove la figura del capro espiatorio diventa ricorrente ogni qualvolta i risultati non arrivano. E la critica non è generica, ma affonda nelle dinamiche interne della scuderia, spesso scosse da cambi di vertice e rivoluzioni poco lungimiranti.

La scelta di Rueda e il nuovo corso Audi

Uno dei passaggi più significativi dell’intervista riguarda Inaki Rueda, ex responsabile strategie Ferrari, oggi nel team Audi. Un nome che a Maranello è stato spesso bersaglio delle critiche per alcune scelte discutibili in pista. Ma Binotto difende la sua scelta: “Potrà darci quello che ha dato e avrebbe potuto continuare a dare in Ferrari: ricordo quando avevamo sbagliato alcune strategie, dipende da mille fattori e dall’esterno è sempre facile giudicare”. Rueda, ora direttore sportivo Audi, continuerà a operare nello stesso ruolo ricoperto nella fase finale dell’esperienza in rosso.

La conclusione di Binotto è un monito che lascia poco spazio ai dubbi: “In F1 vige il criterio del capro espiatorio? Vige in Ferrari. È un sistema italiano che vediamo anche nel calcio, ma non risolve”. Con Audi, il suo obiettivo è costruire un team dove si analizzi prima di condannare. E la sfida è appena cominciata. Come riportato da formulapassion.it

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2025 18:28

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