La liquidazione giudiziale di Bioera scuote il panorama economico: Daniela Santanchè interviene dopo essere stata chiamata in causa.
La Sezione crisi d’impresa del Tribunale di Milano ha disposto la liquidazione giudiziale della società Bioera, su richiesta dei pm Marina Gravina e Luigi Luzi. La società, che si occupava di biofood, era guidata in passato da Daniela Santanchè, attuale ministra del Turismo, e dall’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro.
Fallita Bioera: liquidazione della società che guidava la Santanchè
Il provvedimento, come comunicato dal presidente del Tribunale Fabio Roia, segue l’udienza del 14 novembre scorso, dove si è discusso l’accordo di ristrutturazione dei debiti di Bioera. La società, con un patrimonio netto negativo di circa 8 milioni di euro, non è riuscita a fornire garanzie sufficienti per il pagamento dei creditori non aderenti all’accordo.
Secondo il Tribunale, l’istanza di Bioera per modificare l’accordo è stata respinta per l’assenza di un piano industriale e finanziario sostenibile. La società è quindi entrata in liquidazione giudiziale, istituto che ha sostituito il vecchio fallimento.
Il giudice delegato è Francesco Pipicelli, mentre la curatela è affidata all’avvocato Corrado Camisasca, già commissario giudiziale. La decisione apre la strada a possibili sviluppi penali, con l’avvio di un fascicolo per bancarotta a carico di amministratori ed ex amministratori.
Oltre al caso Bioera, la ministra è coinvolta in altre vicende giudiziarie:
- Ki Group Holding: udienza fissata per l’11 dicembre per valutare una possibile liquidazione giudiziale.
- Visibilia: atteso a gennaio il giudizio preliminare per falso in bilancio.
- Cassa integrazione Covid: il nodo della competenza territoriale (Milano o Roma) sarà sciolto in Cassazione.
La risposta della Ministra
Interpellata sulla vicenda Bioera, Daniela Santanchè ha dichiarato:
“Non capisco perché tirino in mezzo me che sono assolutamente estranea, ma capisco che faccia titolo e forse faccia vendere qualche copia in più. Sono assolutamente tranquilla”.
La ministra ha anche criticato quello che definisce un accanimento mediatico: “C’è stata una trasmissione televisiva che ha speculato su un morto, con una foto che è dovuta intervenire la Procura di Milano a smentire. Mi dispiace che anche in cose dove non c’entro mi tirino in ballo”.