L'annuncio di Blinken: "L'Iran potrebbe attaccare nelle prossime 24 ore"
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’annuncio di Blinken: “L’Iran potrebbe attaccare nelle prossime 24 ore”

Antony Blinken

Al G7, Blinken avverte di un possibile attacco iraniano contro Israele nelle prossime 24 ore. Israele valuta un attacco preventivo.

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha annunciato durante il vertice del G7 che l’Iran, insieme a Hezbollah, potrebbe lanciare un attacco contro Israele entro le prossime 24 ore. Blinken ha sottolineato che le informazioni in possesso degli Stati Uniti indicano un pericolo imminente, aumentando la tensione già alta nella regione del Medio Oriente.

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Blinken ha dichiarato come ripreso da ansa.it: “Abbiamo ricevuto informazioni credibili che suggeriscono che l’Iran, supportato da Hezbollah, potrebbe attaccare Israele nelle prossime 24 ore. Questa situazione richiede la massima attenzione e preparazione da parte di tutti i nostri alleati.” La notizia ha immediatamente suscitato preoccupazione tra i leader presenti al G7, spingendo a discussioni urgenti su come affrontare la potenziale crisi.

In risposta a questa minaccia, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha programmato una telefonata urgente con il re di Giordania, Abdullah II. Successivamente, Biden terrà una riunione con il suo staff per la sicurezza nazionale nella Situation Room, dove verranno discussi gli ultimi sviluppi e le possibili risposte alla crisi. Questa consultazione è prevista per le 14.15 ora locale a Washington, corrispondente alle 20.15 italiane.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

Israele valuta un attacco preventivo

In parallelo, il governo israeliano sta considerando l’opzione di un attacco preventivo contro l’Iran. I media israeliani riportano che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione d’emergenza con i capi della sicurezza israeliana, tra cui il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Durante l’incontro, è stata discussa la possibilità di un’azione preventiva qualora emergessero prove certe che l’Iran stia preparando un’offensiva.

Secondo quanto riportato da Ynet, Israele ritiene fondamentale avere prove concrete e coordinate con le informazioni statunitensi prima di intraprendere un’azione militare. Tuttavia, nonostante la necessità di conferme certe, l’opzione di un attacco preventivo resta sul tavolo, dimostrando la gravità della situazione e la determinazione di Israele a difendersi.

Escalation di violenza in Cisgiordania e nord di Israele

Contemporaneamente, la tensione si estende anche alla Cisgiordania, dove le forze israeliane hanno attaccato la città di Nablus. Secondo Al Manar, l’emittente degli Hezbollah, questa è la seconda incursione in poche ore. Al Jazeera riporta che diversi palestinesi sono stati arrestati durante l’operazione, e che scontri armati sono avvenuti nei pressi della ‘Tomba di Giuseppe’, con esplosioni rivendicate dalle Brigate Gerusalemme.

Inoltre, un attacco aereo dal Libano ha ferito un ufficiale e un soldato israeliani ad Ayelet HaShahar, nel nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato l’attacco, affermando di aver colpito una caserma della 91ma Divisione dell’esercito israeliano. Questo episodio ha ulteriormente aumentato le preoccupazioni per una possibile escalation del conflitto, coinvolgendo non solo Israele e Iran, ma anche altri attori regionali.

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ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2024 9:02

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