Blinken-Lavrov: breve colloquio a sorpresa. Nessuna trattativa

Blinken-Lavrov: breve colloquio a sorpresa. Nessuna trattativa

Al G20 di New Delhi il segretario di stato Usa Blinken e il suo omologo russo Lavrov hanno avuto un breve colloquio.

Alla fine l’incontro c’è stato anche se breve. Un faccia a faccia di dieci minuti circa tra il segretario di Stato statunitense Anthony Blinken e il suo omologo russo Lavrov al summit del G20 a New Delhi. Un incontro a sorpresa che però non porta nessuna novità. Dopo Blinken ha dichiarato che dalle parole del ministro russo non ha avuto l’impressione di un possibile cambio di passo da parte di Mosca nel breve periodo. Inoltre il diplomatico americano ha sottolineato che “ogni paese del G20 continuerà a sostenere i costi di una guerra di aggressione che Putin potrebbe finire domani se volesse farlo”.

Blinken ha ribadito il sostegno all’Ucraina e ha invitato Lavrov a revocare la decisione di sospendere sul trattato nucleare New Start. Dall’altra parte, Lavrov ha insistito sul fatto che la Russia considera sempre sincero ogni tentativo di porre fine al conflitto: “Per quanto riguarda l’impegno per risolvere la crisi, abbiamo ripetutamente affermato pubblicamente che non rifiutiamo mai proposte serie che siano fatte con il sincero desiderio di trovare una soluzione politica”.

Bandiera_Russa

Breve contatto per mantenere aperti i canali di comunicazione

I due capi della diplomazia estera non si parlavano dal febbraio 2022. Un passo significativo anche se non ha portato a nessuna svolta. E’ stato il segretario di stato americano ad avanzare la proposta a margine del summit e il ministro degli esteri russo ha accettato il breve contatto. Blinken ha provato a mantenere i cannali di comunicazione aperti con Mosca ed evitare di chiudere completamente i ponti diplomatici già precari e ha chiesto di porre fine al conflitto cercando una pace stabile e duratura.

“Il rispetto reciproco è nell’interesse di entrambi i Paesi”, ha detto Blinken a Lavrov. E ha aggiunto “che, indipendentemente da ciò che accade nel mondo e nelle nostre relazioni, gli Stati Uniti sono sempre pronti a impegnarsi e ad agire per il controllo degli armamenti strategici, proprio come hanno fatto gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica anche all’apice della Guerra Fredda”.