Come funziona la norma sul blocco dei licenziamenti inserita nel decreto Sostegni varato dal Governo guidato da Mario Draghi.
Con il decreto Sostegni il governo Draghi interviene anche sul blocco dei licenziamenti, uno dei temi che ha diviso le forze che sostengono l’esecutivo.
Decreto Sostegni, come funziona il blocco dei licenziamenti
La nuova direzione intrapresa dal governo è stata illustrata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ha parlato in conferenza stampa in occasione della presentazione del decreto Sostegni.
La norma prevede l’interruzione del trattamento eccezionale del blocco dei licenziamenti nelle realtà dove esistono misure come la cassa ordinaria. Dove invece questi strumenti non esistono il trattamento eccezionale prosegue fino al prossimo mese di ottobre.
Dal punto di vista pratico, per le aziende che ricorrono alla cassa integrazione ordinaria si procede con la proroga del blocco dei licenziamenti fino al prossimo mese di giugno. Per le aziende che invece hanno la cassa integrazione in deroga il blocco dei licenziamenti è prorogato fino alla fine del mese di ottobre.
La cassa integrazione
Per quanto riguarda la Cig, la cassa integrazione sarà prorogata fino al prossimo 30 giugno 2021, mentre la cassa integrazione in deroga sarà prorogata fino alla fine del 2021.
Le misure contro la povertà
Per quanto riguarda la lotta alla povertà, il governo potenzia il Reddito di Emergenza e rifinanzia il Reddito di Cittadinanza, anche alla luce dei nuovi aventi diritto, che purtroppo sono aumentati nel corso di questa emergenza sanitaria ed economica.
Il tema del blocco dei licenziamenti
Del bocco dei licenziamenti aveva parlato, prima della presentazione del decreto Sostegni, Bonomi (Confindustria)
“Il blocco dei licenziamenti è un finto problema: fino a giugno è comprensibile poi bisognerà partire con una strada selettiva. E visto che sulla cassa integrazione in tempi normali siamo contributori netti per 2,4 miliardi c’è la possibilità di altre 52 settimane di cig ordinaria. Gli imprenditori devono avere la possibilità di operare in un mercato ordinario che non vuol dire licenziare. Piuttosto bisogna mettere in campo tutti gli interventi necessari alle assunzioni“, aveva dichiarato Bonomi come riferito dall’Adnkronos.