Kevin-Prince Boateng racconta un divertente aneddoto sul suo rapporto con Ronaldinho durante i loro giorni al Milan.
Kevin-Prince Boateng, noto ex centrocampista del Milan, ha recentemente condiviso un aneddoto divertente e rivelatore sul suo rapporto con Ronaldinho, un altro grande nome associato al club rossonero. Nel corso di un podcast condotto da Rio Ferdinand, Boateng ha parlato della sua ammirazione per Ronaldinho, definendolo il suo “eroe”.
Le feste pazze di Ronaldinho
Ma non è tutto oro quello che luccica. Boateng ha rivelato che, nonostante la sua ammirazione per il calciatore brasiliano, festeggiare con lui poteva diventare un’impresa ardua. “Era il mio eroe, ma fare festa con lui era complicato più di quanto si possa immaginare,” ha detto Boateng. Ha poi raccontato di come, in alcune occasioni, avesse dovuto inventare scuse con sua moglie, dicendo di andare a giocare a poker, pur di evitare le feste pazze di Ronaldinho.
Un aneddoto in particolare ha catturato l’attenzione: una notte, intorno alle quattro del mattino, il telefono di Boateng ha iniziato a squillare insistentemente. Era Ronaldinho. Mentre sua moglie gli chiedeva chi fosse, Boateng ha tentennato, sapendo che Ronaldinho probabilmente stava festeggiando. Alla fine, ha risposto alla chiamata, e Ronaldinho, forse in uno stato di euforia, gli ha suggerito di dire a sua moglie che stava andando a giocare a poker. Un consiglio che Boateng ha saggiamente scelto di ignorare, soprattutto considerando che sua moglie aveva chiaramente sentito ogni parola.
Il ricordo di due campioni
Oltre all’aneddoto, è importante sottolineare l’importanza di entrambi i calciatori nel panorama calcistico mondiale. Kevin-Prince Boateng e Ronaldinho hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio, e il loro legame al Milan rimarrà per sempre uno dei capitoli più affascinanti della storia del club.
Le storie come quella raccontata da Boateng ci ricordano che dietro ogni calciatore si nasconde un essere umano, con le sue debolezze, le sue paure e i suoi momenti di gioia. E, a volte, anche con un amico come Ronaldinho pronto a chiamarti alle quattro del mattino.