Scintille in diretta televisiva con Italo Bocchino protagonista su La7 durante la trasmissione ‘PiazzaPulita’. I dettagli.
Dopo il recente sfogo davanti a Lilli Gruber, ecco Italo Bocchino di nuovo protagonista di una querelle piuttosto accesa in televisione. In questo caso, il direttore editoriale del Secolo d’Italia ha avuto un confronto decisamente forte con Carofiglio nel corso della trasmissione di La7 condotta da Corrado Formigli, ‘PiazzaPulita’.

Italo Bocchino e Carofiglio: i temi di discussione
Come spesso capita nelle trasmissioni che affrontano argomenti di attualità e politica, lo scontro tra pensieri opposti è dietro l’angolo. Più o meno questo è quello che è accaduto nel corso della recente puntata di ‘PiazzaPulita’ su La7 da Corrado Formigli. Protagonisti sono stati Italo Bocchino e Gianrico Carofiglio che si sono sfidati su due argomenti principali: il caso Garofani, ovvero il presunto scontro tra Palazzo Chigi e Quirinale, e la riforma della giustizia.
Lo scontro acceso in tv: “La paternale no”
Nel corso del dibattito, Carofiglio ha sostenuto l’attacco di Palazzo Chigi al Quirinale spiegando la sua visione: “Il caso del consigliere del Colle e l’attacco al Capo dello Stato da parte di Bignami è come il gioco dello schiaffo del soldato, nessuno è colpevole”. Discorso non accettato da Bocchino che ha voluto sottolineare: “Non c’è stato alcuno attacco al Capo dello Stato, Bignami ha solo chiesto una smentita da parte di Garofani che però non c’è stata dato che al Corriere ha confermato tutto parlando di una chiacchierata tra amici”.
La risposta di Carofiglio si è concentrata ancora su presunti attacchi al Quirinale in vista della riforma sul premierato. Da qui, l’attenzione si è poi spostata sul tema della riforma della Giustizia con Carofiglio che ha spinto sul fatto che si opporrà a tale provvedimento. Bocchino ha quindi risposto: “In realtà qui stiamo parlando di una riforma che va a toccare alti funzionari dello Stato come i magistrati”.
La parola funzionari ha fatto scaldare gli animi con Carofiglio che ha quindi aggiunto: “I funzionari sono nella pubblica amministrazione, non nella magistratura che è il potere giudiziario e non quello esecutivo, dove ci sono i funzionari”. A quel punto la “sentenza” di Bocchino: “Per favore non fare la paternale eh, qui non abbiamo bisogno di imparare da te”.