Gli Stati Uniti hanno confermato il boicottaggio diplomatico alle Olimpiadi di Pechino 2022. Dura la reazione della Cina.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Confermato il boicottaggio diplomatico da parte degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Pechino 2022. Come riferito dall’Ansa, la Casa Bianca ha annunciato la propria decisione di essere presente in Cina solamente con gli atleti.
Una scelta nell’aria ormai da diverso tempo viste le difficili relazioni tra i due Paesi, ma la strada presto potrebbe essere presa anche da altri Stati. Un inizio non sicuramente semplice per i Giochi invernali.
La replica di Pechino
Non si è fatta attende la reazione da parte di Pechino. “Se gli Usa insistono nell’andare sulla propria strada – ha fatto sapere il portavoce del ministero degli Esteri – noi siamo pronti a mettere in campo celle contromisure. I Giochi olimpici non possono essere il palco per una provocazione politica“.
“Sarebbe una grave macchia per lo spirito della Carta Olimpica – hanno aggiunto da Pechino – e soprattutto una grave offesa per un miliardo e mezzo di cinesi“.
Una decisione, quindi, che rischia di aprire a nuove tensioni tra i due Paesi e, proprio per questo, ci aspettiamo nei prossimi giorni un colloquio tra Xi e Biden per provare a trovare una soluzione.
Altri Paesi come gli Usa?
La decisione presa dagli Stati Uniti, però, apre la strada ad un boicottaggio dal punto di vista diplomatico di altri Paesi. Ci aspettiamo, quindi, altre scelte simili da parte di leader che in passato hanno duramente criticato la Cina per le scelte fatte in passato.
Il primo a decidere di seguire la linea da Washington è stato il Giappone. Tokyo ha annunciato che non manderà nessuna delegazione diplomatica a Pechino. Una scelta che, come detto in precedenza, potrebbe essere seguita da diversi Paesi anche se la partita su questo tema non è ancora chiusa.