Si amplifica la crisi energetica in Europa, il prezzo del gas sale alle stelle in vista dell’imminente chiusura del gasdotto Nord Stream.
Manifestano evidenti difficoltà sul tema, sia la Germania che la Francia, dove i costi dell’energia supererebbero i mille euro per megawattora.
Stando a Bank of America, in Inghilterra le bollette sarebbero aumentate dell’80%. L’amministrazione parigina, nel corso delle prossime settimane dovrà decidere se reggere botta con gli attuali prezzi stellari, legati al costo del gas e dell’elettricità, in scadenza a fine anno.
In Polonia, i residenti avrebbero esaurito le scorte di carbone, gran parte importato dalla Russia. Il 26 e il 27 luglio, i polacchi sono stati in coda per due giorni per reperire il materiale nella provincia di Wielkopolska, situata nella parte a centro ovest del Paese.
Le parole di Bank of America
“Non importa come la si giri, tutti i segnali indicano una vera crisi energetica in Europa”, ha annunciato Bank of America. D’altra parte, nonostante l’inflazione corrisponda più ad un fenomeno mondiale, gli aumenti dei prezzi dell’energia nel Vecchio Continente sembrano essere impazziti.
Stando a parecchi analisti, la crisi attuale rappresenta uno dei motivi per cui la Russia pensa di poter usare l’energia come ‘arma’, nel tentativo di ottenere una pace con l’Ucraina alle proprie condizioni. Il mercato energetico europeo si preoccupa che Mosca possa bloccare le forniture attraverso il Nord Stream ben oltre la scadenza prevista. Secondo i dati Rystad, la Germania in questo momento ha immagazzinato energia per circa 198 terrawattora di elettricità, la quantità maggiore nel continente. Ricordiamo d’altronde, che il territorio tedesco rappresenta la nazione europea a più alto consumo energetico (circa 500 TwH di elettricità all’anno secondo Enerdata).