Bollette luce e gas: in Italia sono state pagate più del dovuto
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Bollette luce e gas: in Italia sono state pagate più del dovuto

Bollette

Secondo l’Antitrust le maggiori compagnie energetiche hanno comunicato variazioni sulle bollette ingiustificate.

L’Unione Consumatori ha presentato un esposto alle autorità di garanzia della concorrenza, in cui venivano precisate tutte le comunicazioni inviate ai consumatori dal 1° maggio in poi. L’accusa contro Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, riguarda le presunte illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura di energia elettrica e gpl. 2,6 milioni di utenti avrebbero già pagato più del dovuto le loro bollette di luce e gas ad un prezzo maggiorato.

Bollette
Bollette
Leggi anche
Lavoro agile, fa davvero bene all’economia? I pro e i contro 

Cosa è successo?

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha posto l’attenzione sulle proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali. Queste, sarebbero risultate in contrasto con una norma contenuta nel decreto Aiuti bis, secondo cui vengono sospese “fino al 30 aprile 2023 l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso (10 agosto)”.

Sono stati diversi i provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle società Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola. Circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche, ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati.

L’accusa

Le sette società vengono accusate di mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, le proposte di rinnovo dei prezzi di fornitura, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso. Ad Acea viene anche contestata l’asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima del 10 agosto 2022 e non “perfezionate” prima della stessa data.

I consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione tariffaria sono 7.546.963. Di questi, circa 2.667.127 hanno già pagato le proprie bollette ad un prezzo maggiorato ed ingiustificato. Le imprese dovranno ripristinare i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022, comunicando all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo. Le imprese hanno sette giorni per difendersi.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 13 Dicembre 2022 15:16

Lavoro agile, fa davvero bene all’economia? I pro e i contro 

nl pixel