Dopo il calo dei primi mesi del 2023 le bollette di luce e gas potrebbero subire un nuovo rialzo che dipende dal governo.
Le bollette di luce e gas hanno subito significativi cali dei prezzi a gennaio e a febbraio ma potrebbero risalire nuovamente a causa delle manovre del governo. A fine marzo, infatti, scadono gli aiuti sulle bollette che il governo Meloni ha deciso di prorogare con la legge di bilancio. L’obiettivo di Giorgetti è quello di rendere gli aiuti più mirati e favorire il risparmio energetico, proprio come chiede la Commissione Ue.
Il prezzo ormai è sceso dal picco di questa estate a 350 euro megawattora e si aggira sui 50 euro. Per questo ad aprile le cose potrebbero cambiare. Il direttore della fondazione Eni Lanza ha affermato che con la discesa del prezzo del gas, le bollette degli italiani in regime di tutela o con prezzo variabile sul mercato libero dovrebbero scendere in media di almeno 1000 euro annui a famiglia entro la fine dell’estate.
Per questo motivo il governo lavora ad una rimodulazione degli incentivi per il secondo trimestre. I fondi ora il governo ha intenzione di impiegarli altrove come la riforma fiscale. Potrebbero saltare la riduzione degli oneri di sistema o dell’Iva sul gas, a favore di un nuovo bonus per chi consuma meno. Si potrebbero risparmiare così almeno 1,5 miliardi di euro. I prezzi delle bollette sarebbero quindi calmierati fino a un certo prezzo del gas oltre il quale il governo interviene per colmare la differenza per non far pesare i costi ai cittadini e alle imprese.
Stando alle stime di Assoutenti, se la tassazione sulle bollette tornerà ad essere quella precedente alla riduzione il costo effettivo di luce e gas potrebbe tornare ai livelli di dicembre. Gli aiuti validi fino al 31 marzo, soprattutto per la bolletta del gas, valgono più di 40 centesimi al megawattora. Secondo i calcoli di Staffetta Quotidiana, senza gli sconti, il prezzo effettivo del gas per i consumi di febbraio sarebbe salito di circa il 30% e ora si teme un aumento anche superiore.
