Bollo auto 2020, come e quando si paga e come si calcola

Bollo auto 2020, come e quando si paga e come si calcola

Bollo auto 2020, come si calcola, quando si paga e come. Quali sono le novità entrate in vigore dal 1 gennaio.

Dal 1 gennaio 2020 sono cambiate le regole per il pagamento del bollo dell’auto. Sono entrate in vigore le nuove norme che modificano in maniera significativa la procedura. È bene quindi provare a fare il punto della situazione per non farsi trovare impreparati.

Bollo auto 2020, come si paga: arriva PagoPa

La prima novità riguarda il metodo di pagamento, o meglio il canale. Nel 2020 il bollo auto si paga esclusivamente attraverso PagoPa, il nuovo sistema di pagamenti dell’Agenzia delle Entrate.

Bollo auto 2020, quando si paga? La scadenza

Il pagamento del bollo dell’auto deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Tradotto, se il vecchio bollo scade a gennaio, il possessore avrà tempo fino all’ultimo giorno del mese di febbraio mettersi in regola.

fonte foto https://twitter.com/Federauto_IT

Come calcolare il bollo dell’auto

Il bollo dell’auto si basa sui Kilowatt e sulla classe ambientale della macchina.

Stando alle regole in vigore, possiamo riassumere la tabella dei pagamenti con la seguente griglia.

Veicolo Euro 0: si pagano 3 euro a Kilowatt fino ai 100 kW. Oltre i 100 kW si passa a 4,50 euro.

Euro 1: 2,90 euro fino a 100 kW, 4,35 euro per auto superiori ai 100 kW.

Veicolo Euro 2: 2,80 euro fino ai 100 kW, 4,20 euro per auto superiori ai 100 kW.

Euro 3: 2,70 euro fino ai 100 kW, 4,05 euro oltre i 100 kW

Veicoli Euro 4, 5 e 6: 2,58 euro fino a 100 kW, 3,87 euro per auto superiori ai 100 kW..

Esenzione totale per le auto elettriche o ibride

Chi procederà all’acquisto di auto elettriche o ibride avrà un’esenzione totale del bollo di tre o cinque anni (a seconda della regione). Ovviamente l’intento è quello di incentivare il mercato delle auto meno o non inquinanti.

I vantaggi per le auto e le moto storiche

Buone notizie per i collezionisti e gli amanti dei mezzi storici. Dal 1 gennaio 220 infatti è entrato in vigore anche lo sconto del 50% per chi possiede auto o moto di comprovato interesse storico e/o valore collezionistico.

Le somme riscosse con il bollo auto rimarranno tutte alle Regioni «al fine di incentivare gli investimenti sui territori». È quanto prevede un emendamento bipartisan al decreto legge Milleproroghe approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. L’emendamento fa proprio un accordo già sottoscritto in sede di Conferenza Stato-Regioni, modificando così l’attuale normativa che risale alla finanziaria del 2007, in base alla quale parte del gettito finiva nelle casse dello Stato.