Shock a Bologna, 13enne terrorizza coetanei per divertimento: “Voglio picchiare…”

Shock a Bologna, 13enne terrorizza coetanei per divertimento: “Voglio picchiare…”

Episodio di violenza gratuita a Bologna dove una 13enne, senza un motivo preciso, ha annunciato e minacciato dei coetanei al parco.

Aggressioni e minacce verso altri ragazzi della sua età. Shock a Bologna dove una 13enne sarebbe autrice di episodi di violenza gratuita in pieno centro verso suoi coetanei. A raccontare il tutto è il Corriere della Sera che spiega come l’ultimo gesto della giovane “teppista” sarebbe avvenuto al parco di via Felice Battaglia dove la ragazza avrebbe minacciato di voler picchiare qualcuno perché “ne aveva voglia”.

Shock a Bologna: la 13enne terrorizza i coetanei

Da quanto si apprende, la 13enne sarebbe autrice di diverse aggressioni a Bologna. L’ultima, quella andata in scena nel parco di via Felice Battaglia, zona Saragozza, dove un gruppetto di ragazzini di età compresa tra i 14 e i 15 anni è stato vittima della piccola bulla che non era da sola ma “scortata” da una decina di coetanei.

La minaccia fatta dalla protagonista violenta era quella di voler picchiare qualcuno per il gusto di farlo, come se fosse puro divertimento. Un episodio che avrebbe trovato conferma anche dalle parole della madre di una delle ragazzine vittime di tali aggressioni.

“Prima ha preso di mira una ragazzina, calci, pugni, tirate di capelli e schiaffi”, le parole della donna. Ma l’assalto sarebbe poi proseguito con altre persone coinvolte, due amiche della prima vittima.

I presenti, terrorizzati, hanno provato a chiedere aiuto ma sono stati fermati dalle persone che stavano accompagnando la bulla. Lei, di suo, avrebbe ulteriormente minacciato tutti: “Se chiami qualcuno ti ammazzo”.

I filmati delle aggressioni

Le varie ricostruzioni sugli episodi di violenza sarebbero stati filmati e persino condivisi sui social. Proprio questo avrebbe reso possibile l’identificazione della ragazza con tanto di commenti delle persone del posto.

“Sappiamo che se ha 13 anni si può fare molto poco, la nostra preoccupazione non è punitiva, perché evidentemente questa ragazza ha un forte disagio, ma bisogna che qualcuno se ne prenda carico. Non è solo una questione di sicurezza, mia figlia nonostante lo choc ha ricominciato a uscire ma con timore”, la testimonianza di una madre di una vittima.

Da quanto si apprende, la 13enne sarebbe anche già conosciuta alle forze dell’ordine.