Ragazza uccisa nel Bolognese, i risultati dell’autopsia

Ragazza uccisa nel Bolognese, i risultati dell’autopsia

La ragazza di quasi sedici anni era scomparsa nella giornata del 27 giugno: il corpo è stato ritrovato poco distante da casa. Confessa un amico della vittima.

È stata trovata morta Chiara Gualzetti, la ragazza di quasi sedici anni scomparsa dalla giornata del 27 giugno in provincia di Bologna. La giovane aveva ferite da armi da taglio e lividi. Gli inquirenti hanno iscritto sul registro degli indagati un amico della vittima, anche lui minorenne. Il giovane, che in un primo momento avrebbe provato a sviare gli inquirenti, ha poi confessato di aver ucciso la ragazza. L’ipotesi di reato è quella di omicidio aggravato dalla premeditazione.

Bologna, ragazza di 15 anni trovata morta a poca distanza da casa

I genitori avevano denunciato la scomparsa della sedicenne nella giornata del 27 giugno. A quel punto si è attivata la macchina delle ricerche. La giovane era uscita nella mattinata di domenica. E non avrebbe più fatto ritorno.

Il sindaco è intervenuto con un post con il quale ha invitato le persone a collaborare. Anche il padre della ragazza ha chiesto la collaborazione dei residenti della zona.

Il corpo senza vita della giovane è stato ritrovato nel parco dell’Abbazia di Monteveglio, Bologna, a un chilometro circa dalla sua abitazione.

“È stato ritrovato senza vita il corpo di Chiara. Durante le ricerche sul campo avviate nel pomeriggio da parte di tutte le autorità competenti, favorite da un numeroso gruppo di volontari cittadini che ringrazio. Una tragedia per tutta la famiglia e per l’intera comunità. Le indagini sulle cause del decesso sono in corso“, ha scritto il sindaco annunciando il ritrovamento della giovane.

Carabinieri

Le indagini: confessa un amico della vittima: Ho seguito una voce demoniaca

Gli inquirenti hanno stretto il cerchio intorno ad un amico della vittima, un minorenne che è stato iscritto nel registro degli indagati e che poi, cedendo alle pressioni degli inquirenti, ha fatto ammissioni di colpevolezza, come anticipato dall’Ansa nella tarda serata del 28 giugno.

Secondo quanto riferito da il Corriere della Sera, gli inquirenti hanno alzato la pressione nei confronti del ragazzo, l’ultimo ad aver incontrato la vittima, dopo che il papà di Chiara ha trovato minacce nelle chat sul telefono della figlia.

Confessando di aver ucciso Chiara, il ragazzo, come ricostruito dall’Ansa, ha detto agli inquirenti di aver seguito una voce demoniaca e di essere infastidito dalle avance della ragazza.

L’ipotesi degli inquirenti è che il giovane abbia pianificato l’omicidio, abbia teso una trappola alla ragazza e si sia presentato armato all’appuntamento con l’intenzione di ucciderla.

Sono ancora diversi i punti della vicenda che devono essere chiariti. Innanzitutto da quanto tempo il corpo si trovava nel posto nel quale è stato ritrovato. La zona in questione è particolarmente battuta soprattutto nel fine settimana e sembra difficile che nessuno lo abbia notato. A meno che non sia stato messo lì in un secondo momento. Si indaga inoltre per risalire al movente reale che ha spinto il ragazzo ad uccidere Chiara.

Il gip dispone il carcere

Il Gip ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia cautelare in carcere per il ragazzo indagato per l’omicidio di Chiara. Confermata inoltre la premeditazione.

Per il giudice il giovane appare capace di intendere e di volere, come emergerebbe anche dai lucidi tentativi di nascondere le prove dell’omicidio. Inoltre si ritiene concreto il rischio di reiterazione del reato, questo per capacità di autocontrollo e per l’estrema violenza e determinazione.

Non solo. Dopo l’omicidio il sedicenne avrebbe scritto ad un’amica mettendola al corrente del suo gesto.

I risultati dell’autopsia

L’autopsia ha confermato che la morte di Chiara è dovuta alle coltellate che il sedicenne ha dato alla giovane. Secondo quanto riportato da La Repubblica, sono almeno cinque i fendenti nell’arco di pochi secondi e due di questi sono stati mortali. Confermati anche i calci alla testa dopo la morte.