Il 6 agosto 1945 il dramma della bomba atomica su Hiroshima

Il 6 agosto 1945 il dramma della bomba atomica su Hiroshima

Il 6 agosto 1945 il bombardiere Enola Gay sgancia sulla città giapponese di Hiroshima la bomba atomica. Tre giorni dopo, stessa sorte per Nagasaki. Decine di migliaia i morti.

La bomba su Hiroshima, e poi su Nagasaki, mette praticamente fine al conflitto bellico. La Seconda Guerra Mondiale, dopo sei anni di conflitti durissimi e di perdite elevatissime, giunge alla stretta finale dopo al resa della Germania. L’alleato Giappone, però, non si arrende. E continua a impegnare le truppe americane e sovietiche.

L’uso della bomba atomica

Così, negli Stati Uniti, si fa strada l’ipotesi del lancio della bomba atomica per piegare la resistenza nipponica. Nel 1942, peraltro, era stato avviato il Progetto Manhattan, ossia un programma di ricerca e sviluppo in ambito militare che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche.

https://www.youtube.com/watch?v=3wxWNAM8Cso

Bersaglio su Hiroshima

Dopo aver concluso il conflitto in Europa, gli Alleati volevano concludere quanto prima il conflitto nel Pacifico. Il presidente americano Truman, appena succeduto a Roosevelt, viene a conoscenza del Progetto Manhattan, l’estrema soluzione per sconfiggere il Giappone. Alla fine fu scelta Hiroshima, importante centro militare e industriale, nonché privo di campi di prigionia.

L’inferno sul Giappone

La mattina del 6 agosto 1945, il 22° stormo è in volo sopra il Giappone: Paul Tibbets pilota un B-29, denominato Enola Gay, il nome della madre del pilota. Alle 8.15 avviene lo sganciamento della bomba atomica: Little Boy, lunga tre metri e del peso di oltre 4 mila chilogrammi, il cui proiettile di uranio arricchito pesava 38kg. La carica esplode a circa 600 metri dal suolo. La devastazione è totale: si calcola che in pochi minuti la bomba atomica abbia provocato quasi 100 mila morti. Tre giorni più tardi, un’altra bomba atomica verrà sganciata sulla città di Nagasaki. Il Giappone è a pezzi. Il 15 agosto, infine, l’imperatore Hirohito dichiara la resa incondizionata alle Potenze dell’Asse.