Bomba nucleare USA B61-13: la potenza e quando sarà pronta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bomba nucleare USA B61-13: la potenza e quando sarà pronta

bomba atomica

La nuova bomba nucleare USA B61-13, progettata per obiettivi strategici, sarà pronta entro l’anno fiscale.

Negli ultimi anni, la geopolitica globale ha subito profondi mutamenti, la crescente competizione tra potenze come USA, Cina e Russia ha riacceso i timori di una nuova corsa agli armamenti. In questo scenario, le armi nucleari tornano al centro del dibattito internazionale. Le strategie militari delle grandi potenze si stanno adattando a un contesto di sicurezza sempre più instabile, in cui deterrenza e superiorità tecnologica diventano elementi imprescindibili.

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Un mondo che cambia e la nuova corsa agli armamenti

Parallelamente, mentre le tensioni crescono, aumentano anche gli sforzi diplomatici per limitare la proliferazione delle armi di distruzione di massa. È in questo contesto che si inserisce lo sviluppo di un nuovo e controverso ordigno statunitense, destinato a cambiare gli equilibri strategici.

L’evoluzione della B61: una potenza mai vista prima

La nuova bomba nucleare B61-13, in fase avanzata di sviluppo presso i Sandia National Laboratories, rappresenta un’evoluzione della precedente versione B61-12. Progettata per colpire obiettivi strategici di difficile penetrazione, questa bomba sarà 24 volte più potente della bomba sganciata su Hiroshima. Una potenza devastante, concentrata in un’arma che, secondo quanto riferito dalla National Nuclear Security Administration (Nnsa), sarà pronta già entro la fine dell’anno fiscale.

Grazie all’adozione di processi produttivi ottimizzati e a innovazioni tecniche, la produzione della B61-13 è in anticipo di circa sette mesi rispetto ai tempi previsti. Inizialmente sarà impiegata sui bombardieri B-2 Spirit, per poi essere integrata anche nei nuovi bombardieri stealth B-21.

La notizia più sorprendente, però, arriva proprio da colui che è spesso considerato il simbolo dell’unilateralismo americano: Donald Trump. Nonostante il via libera a un’arma di tale potenza, l’ex presidente ha dichiarato di voler perseguire una nuova intesa globale per la riduzione degli arsenali nucleari, con l’obiettivo dichiarato di evitare una corsa distruttiva verso il riarmo. Un paradosso che riflette le complesse dinamiche del potere, dove la deterrenza si mescola con la diplomazia e la minaccia si alterna alla ricerca della pace.

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ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2025 13:03

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