Bombardato corridoio umanitario a Sumy e Mariupol

Bombardato corridoio umanitario a Sumy e Mariupol

L’evacuazione dei civili attraverso il corridoio umanitario a Mariupol e Sumy è stata interrotta di nuovo. La Russia non rispetta il cessate il fuoco concordato per far evacuare i civili.

La Russia aveva annunciato che ci sarebbero state dei cessate il fuoco per permettere ai civili di oltrepassare i confini attraverso i corridoi umanitari. Ma Mosca ha violato la tregua bombardando sulle città di Mariupol e Sumy. Dopo il fallimento di ieri dei corridoi umanitari, Ucraina e Russia avevano siglato un accordo per un nuovo tentativo per permettere ai civili di evacuare da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy.

Kiev condanna Mosca per non rispettare gli accordi. Oggi le evacuazioni si sono dovute interrompere per le bombe che cadevano sui corridoi umanitari. Il ministero degli Esteri ucraino ha accusato la Russia di aver violato il cessate il fuoco. “Le forze russe stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia Mariupol. Otto camion e trenta autobus pronti a consegnare aiuti umanitari a Mariupol e a evacuare civili a Zaporizhzhia”.

Guerra Ucraina

Corridoi umanitari bombardati: Kiev accusa Mosca di violare gli accordi

Le bombe su Sumy hanno provocato 21 vittime tra cui due bambini.  L’Ong Human Rights Watch dichiara che “i civili di Mariupol sono intrappolati in un incubo gelato e arido senza luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi”. I cittadini sono al freddo senza acqua né luce né alimenti. L’Ong ammonisce le autorità. “Le forze russe e ucraine devono prendere i necessari provvedimenti per permettere ai civili di lasciare la città e di soddisfare i bisogni più elementari per coloro che restano”.

Il corridoio umanitario di Sumy è l’unico che sta reggendo nonostante gli iniziali attacchi. La presenza degli studenti indiani e cinesi tra i profughi in fuga ha evitato l’attacco da parte dei russi.

A queste violazioni gli Usa rispondono con un imminente embargo del petrolio russo. Il presidente Biden dovrebbe annunciare a breve il divieto di comprare petrolio russo. Il segretario di stato Blinken ha esortato all’Ue di fare lo stesso e liberarsi dalla dipendenza energetica russa.