Il governatore dell’Emilia-Romagna parla di cosa serve al Pd per vincere.
In un’intervista a Repubblica Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato le sue posizioni che si discostano dal suo partito. “Io cerco di dare una scossa al Pd. E dire che bisogna correre per vincere” ha detto facendo notare che così è difficile convincere la gente. Per Bonaccini il Pd è “depresso e scontento” e c’è chi vorrebbe che fosse lui a guidare la svolta del partito democratico e lo vorrebbe alla guida dopo il voto.
Per il momento però il governatore sembra interessato solo alla sua Emilia-Romagna e non mostra interesse per questioni di vertici come quelle del Nazareno su cui circolano il suo nome e quello della sua vice Elly Schlein. Inoltre, Bonaccini spera in un centrosinistra più ampio e più propositivo. In regione governa con tutte le forze di centrosinistra anche Italia Viva e Azione e spera che possa succedere anche a livello nazionale.
Il governatore Bonaccini contro la strategia smunta del Pd
Bonaccini ha criticato anche la strategia del Pd di “perdere bene” invece che correre per vincere. “Bisogna presentare una proposta forte, chiara e comprensibile” che al momento il partito non ha. Tra le varie proposte Bonaccini ne nomina tre. “Redditi più alti per chi lavora anziché la flat tax a vantaggio dei più ricchi: una busta paga in più in tasca ai lavoratori e un salario minimo per chi oggi non è coperto da un contratto collettivo.” Propone il governatore emiliano.
Poi punta sulla “forte spinta sulla transizione ecologica ed energetica perché significa bollette più basse”. Infine, bisogna puntare sulla “sanità pubblica perché nessuno sia costretto a pagare per la propria salute.” Queste sono le tre semplici proposte di Bonaccini che sogna un paese fondato sui valori europei dei diritti e delle libertà, una società più giusta e innovativa e meno diseguale.