“Carlo chi?”, Bonelli imbarazza dopo il siparietto alla Camera: il rifiuto shock

“Carlo chi?”, Bonelli imbarazza dopo il siparietto alla Camera: il rifiuto shock

Angelo Bonelli: dal Parlamento a Sanremo 2025? La sua performance sorprende tutti, Carlo Conti potrebbe invitarlo.

Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha lasciato tutti a bocca aperta con una performance canora a Montecitorio, intonando “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano. Un gesto spontaneo, nato dalla volontà di sensibilizzare sul tema della cementificazione, che ha fatto il giro dei media, al punto da far circolare l’ipotesi di una sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025.

Bonelli e la performance a Montecitorio: pronto per Sanremo?

Bonelli, raggiunto dai microfoni di Open, ha spiegato l’episodio come un impulso del momento: “Mi è venuto spontaneo. Non ero intonato, ma volevo attirare l’attenzione su un tema importante. Non avevo avvertito i miei colleghi, che sono rimasti spiazzati, chiedendosi: ma che sta facendo?!”.

Il leader dei Verdi ha utilizzato la canzone di Celentano per sottolineare il suo impegno contro la cementificazione, dimostrando come la musica possa diventare un mezzo per veicolare messaggi politici.

La performance non è passata inosservata nemmeno agli occhi di Carlo Conti, nuovo direttore artistico e conduttore del prossimo Festival di Sanremo, che sta lavorando a una edizione ricca di sorprese e con un numero ampliato di cantanti in gara.

L’invito (mancato) al Festival di Carlo Conti

Scherzosamente, Conti avrebbe lasciato intendere un interesse per Bonelli, ma il politico ha reagito con sorpresa e una punta di ironia svelando di non “conoscere” il conduttore: “Carlo chi? Non ho null’altro in repertorio”.

Bonelli ha quindi declinato l’invito, chiudendo la porta a una potenziale esibizione al Festival della musica italiana in programma il prossimo febbraio 2025.

Nonostante la mancata adesione di Bonelli, Carlo Conti promette una edizione di Sanremo davvero memorabile, all’insegna di innovazione e inclusività. Chissà che questa vicenda non ispiri altre iniziative, portando il dibattito politico e sociale sul palcoscenico più seguito d’Italia.