Bonghi inseriti sotto le parole di Soumahoro. Il sindacalista a Salvini: “Ci vedremo in tribunale”

Bonghi inseriti sotto le parole di Soumahoro. Il sindacalista a Salvini: “Ci vedremo in tribunale”

Bonghi inseriti sotto le parole di Soumahoro. Il sindacalista attacca Salvini: “Manipolazione ingannevole della realtà”.

ROMA – Bonghi inseriti sotto le parole di Soumahoro in un video postato da Matteo Salvini. Dura la reazione del sindacalista che ha annunciato la propria intenzione di querelare il senatore della Lega.

“Salvini, è sconcertante che un Senatore silenzi, con dei bonghi, il grido di dolore di invisibili: Whirlpool, Ilva, Alitalia, musica, spettacolo, scuola, riders, braccianti, senza casa, disabili. La manipolazione inganna e rende invisibili gli invisibili. Ci vedremo in tribunale“.

Il video

Il video si riferisce alle parole di Soumahoro durante la manifestazione in piazza San Giovanni contro il Governo per sostenere gli invisibili. Dichiarazioni che sono state riprese anche da Matteo Salvini con l’inserimento dei bonghi.

Documenti per tutti, diritto alla casa, abolire i Decreti Salvini. Solo?? – si legge nel post dell’ex ministro dell’Interno – attenti italiani, adesso dovrete prendere ordini dai clandestini (con il governo complice, tra porti aperti, sanatorie e smantellamento dei Decreti sicurezza). Con Pd e 5Stelle l’Italia sta diventando lo zimbello del mondo: prima se ne vanno meglio è. Confido che gli italiani daranno un bel segnale alle regionali di settembre“.

Matteo Salvini

La querela

L’inserimento dei bonghi ha provocato la dura reazione da parte del sindacalista che si è detto pronto a querelare il leader della Lega per il video pubblicato sui social.

Non è la prima volta che i due si scontrano con Salvini che in più occasioni ha duramente attaccato Soumahoro. Un duello verbale e social destinato a durare anche nelle prossime settimane visto che le posizioni tra i due sono molto diverse. E le vicende giudiziarie rischiano di essere molto frequenti visto che il sindacalista potrebbe nelle prossime settimane decidere di querelare ancora una volta l’ex ministro dell’Interno. Un braccio di ferro destinato a ripetersi in futuro.