Bonucci: “Capitano Milan, grande responsabilità. La Juventus…”

Dopo l’addio alla Juventus, di cui era uno dei pilastri, Leonardo Bonucci è già il leader del Milan, tanto da guadagnare la fascia di capitano. Il difensore azzurro spera di fare il percorso inverso di Pirlo…

Leonardo Bonucci è fino al momento il colpo più a effetto del calciomercato a livello di Serie A. Dopo sette stagioni alla Juventus, con sei scudetti vinti consecutivamente, il difensore della Nazionale è passato al Milan per 42 milioni. Oggi in edicola la sua intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Milan, nuovo inizio e fascia di capitano

Bonucci ha parlato immediatamente della decisione del club di affidargli la fascia di capitano: “E’ una responsabilità importante, darò tutto me stesso per difendere questa maglia dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. Me lo aspettavo? Sinceramente: no. L’importante però è che ci sia un gruppo trainante e il Milan è un club fortunato perché qui c’è gente che sa fare gruppo. Sono rimasto piacevolmente colpito anche dallo spirito di sacrificio dei sudamericani. Sono molto contento dello spogliatoio, ci sono delle belle persone. E’ stata una scelta condivisa da club, allenatore e squadra. Montolivo? Con Riccardo – ha spiegato Bonucci – ho parlato fin dal primo giorno di quanto sarebbe potuto succedere. Lui è una grande persona e un grande giocatore, nessuno vuole passare sopra nessuno, l’intenzione è quella di fare squadra. Conta il bene comune, quello è davvero importante. Non il capitano“.

L’addio alla Juventus

Inevitabile, poi, tornare sull’addio ai bianconeri: “Come ho detto, ora per me conta solo il Milan e la Juventus è il passato. La ringrazio per quel che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei migliori difensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi le responsabilità e hai le tue conseguenze. La Juventus e Allegri – ha spiegato Bonucci – durante l’ultima stagione hanno fatto scelte ben precise e io le ho fatte di conseguenza. Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo farina del mio sacco… Tutto parte da Oporto, ma c’erano stati alcuni episodi già prima, magari meno eclatanti. Spero di fare nel Milan ciò che Pirlo ha fatto alla Juve col percorso inverso“.

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