Il credito d’imposta per l’acqua potabile è confermato per le spese sostenute nel 2023, ma non sarà rinnovato per l’anno corrente.
Il Bonus acqua potabile, introdotto per incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è stato confermato per le spese sostenute nel 2023. Tuttavia, il governo ha deciso di non prorogare la misura per il 2024. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere per richiedere l’incentivo.
Bonus acqua potabile: in cosa consiste
Il bonus acqua potabile prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento delle acque utilizzate per il consumo umano e provenienti da acquedotti.
L’importo massimo delle spese rimborsate è di 1.000 euro per i simboli immobili e fino a 5mila euro per locali commerciali o istituzionali. In questo modo, il Governo mira ad incentivare i cittadini a ridurre il consumo di contenitori di plastica, bevendo quindi dal rubinetto o utilizzando le borracce.
Come richiedere il bonus?
I contribuenti interessati possono presentare la domanda di detrazione all’Agenzia delle Entrate dal 1° al 28 febbraio, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, alla voce “Agevolazioni”.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24 o, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Nessun incentivo per il 2024
Per le spese relative all’anno 2023, il Bonus acqua potabile può contare su un plafond di 1,5 milioni di euro, a differenza dei 5 milioni stanziati negli anni scorsi. Questo significa che, per chi farà domanda a partire dal primo febbraio, il rischio di un taglio è elevato.
Tuttavia, nonostante il successo del bonus negli anni passati, il governo ha deciso di non rinnovare l’incentivo per il 2024. Una decisione che potrebbe influenzare le scelte dei consumatori riguardo al consumo di acqua in bottiglia e al conseguente impatto ambientale.