Bonus cultura, la truffa dello SPID parallelo: centinaia di diciottenni raggirati in tutta Italia
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Bonus cultura, la truffa dello SPID parallelo: centinaia di diciottenni raggirati in tutta Italia

Cyber informatica

La procura di Torino indaga su una truffa legata al bonus cultura: rubati migliaia di euro a diciottenni attraverso SPID paralleli.

Negli ultimi mesi è emerso uno dei più gravi casi di frode informatica legata ai fondi pubblici destinati ai giovani: la truffa del bonus cultura. Questo sussidio statale da 500 euro, accessibile tramite la piattaforma 18app, era pensato per promuovere l’accesso alla cultura tra i neomaggiorenni. Tuttavia, secondo quanto accertato dalla procura di Torino, una rete di truffatori ha sottratto il bonus a centinaia di ragazzi in tutta Italia, sfruttando tecniche di phishing e la creazione di SPID paralleli.

Il meccanismo era semplice quanto ingegnoso: i malintenzionati inviavano email ingannevoli che imitavano comunicazioni ufficiali da enti pubblici o fornitori di identità digitale. Una volta ottenute le credenziali SPID dei diciottenni, gli indagati creavano un secondo SPID legato a quei dati, con cui accedevano alla piattaforma 18app. Da lì, attivavano il bonus cultura e lo utilizzavano in esercizi commerciali gestiti da loro stessi. In seguito, attraverso false fatture, chiedevano il rimborso al Ministero della Cultura, tramutando il credito digitale in guadagno illecito.

AI e cybercrime
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Un danno allo Stato e ai giovani: il valore della frode supera il mezzo milione

Secondo l’indagine coordinata dalla procura di Torino, il danno provocato supera i 500 mila euro. Al momento sono indagate almeno quindici persone in diverse regioni italiane, ma si sospetta che la rete sia molto più estesa. Il caso ha preso avvio nell’estate del 2023, quando decine di giovani hanno segnalato di aver trovato il proprio borsellino digitale azzerato, senza aver mai usato il bonus.

In Toscana, la procura di Firenze ha scoperto oltre 2.500 SPID irregolari utilizzati per emettere circa 2.000 voucher “bonus cultura”, riscossi da sette esercenti fittizi. I truffatori sfruttavano l’apparente legittimità delle attività commerciali per ingannare anche il sistema di controllo ministeriale.

Il passaggio alla Carta della cultura giovani e alla Carta del merito

Dal 2023, il bonus cultura è stato sostituito da due nuovi strumenti: la Carta della cultura giovani e la Carta del merito. A differenza del precedente sistema, accessibile a tutti i diciottenni senza limiti, le nuove carte introducono criteri più restrittivi. La Carta della cultura è riservata a chi ha un ISEE sotto i 35.000 euro, mentre la Carta del merito è destinata a chi ha ottenuto il massimo dei voti alla maturità.

Entrambe valgono 500 euro e sono cumulabili, ma la loro introduzione ha inevitabilmente ristretto il numero di beneficiari. Questo cambiamento, sebbene motivato da esigenze di controllo e razionalizzazione della spesa pubblica, ha sollevato critiche sul fronte dell’inclusività.

Nel frattempo, la vicenda giudiziaria sul furto del bonus cultura continua a far discutere. Oltre al danno economico, resta il senso di ingiustizia provato da centinaia di giovani privati del proprio diritto alla cultura, proprio a causa di un sistema che, paradossalmente, voleva proteggerli.

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ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2025 9:21

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