Come funziona il nuovo bonus INPS da 850 euro al mese previsto per il 2026. A chi spetta, quali sono i requisiti.
Il 2026 si preannuncia come un anno fondamentale per il sistema pensionistico italiano. Oltre alla stabilità del calcolo lordo della pensione, un’importante novità arriva con l’introduzione di un bonus mensile da 850 euro, una misura che si candida a diventare tra le più rilevanti mai erogate dall’INPS. Questa iniziativa, inserita nel più ampio contesto della riforma fiscale, si rivolge a una fascia di popolazione in difficoltà economica, in particolare ai pensionati a basso reddito.

Un aiuto economico senza precedenti per i pensionati italiani
Il bonus da 850 euro mensili rappresenta un’integrazione al reddito pensionistico e sarà destinato ai pensionati che rispettano determinati requisiti economici e contributivi. L’obiettivo del Governo è duplice: contrastare l’impoverimento degli anziani e, al tempo stesso, sostenere i consumi interni in un periodo di inflazione crescente.
Requisiti e modalità di accesso al bonus
Secondo le prime indicazioni fornite da fonti istituzionali e anticipate da analisti previdenziali (tra cui INPS e MEF), per accedere al bonus da 850 euro al mese sarà necessario avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro annui e percepire una pensione inferiore a una soglia prestabilita, probabilmente intorno ai 1.000 euro lordi al mese. L’erogazione sarà automatica per i beneficiari già noti all’INPS, mentre per gli altri sarà possibile fare domanda attraverso il portale dell’ente previdenziale.
Il finanziamento di questa misura verrà garantito tramite fondi europei e una razionalizzazione della spesa pubblica, unita alla lotta all’evasione fiscale. Il Governo intende così mantenere il proprio impegno a favore del ceto medio-basso e garantire maggiore equità sociale.
Il bonus INPS da 850 euro mensili sarà compatibile con altre forme di sostegno, come la pensione di cittadinanza, e rappresenta un passo concreto verso una maggiore tutela dei diritti degli anziani. Resta fondamentale monitorare i decreti attuativi e gli aggiornamenti ufficiali previsti entro la fine del 2025.