Nel decreto lavoro c’è anche l’aumento dei fringe benefit, il bonus dipendenti aumenterà ma solo per chi ha figli a carico.
Il decreto Lavoro approvato dal Cdm del 1° maggio ha aumentato i fringe benefit, ovvero i buoni che vengono riconosciuti in busta paga ai lavoratori dipendenti. La soglia di non imponibilità fiscale dei fringe benefit salirà a 3.000 euro, come è stato fino alla fine dello scorso anno. Ma questa volta non riguarderà tutti ma soltanto i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Come era stato preannunciato dal ministro dell’Economia Giorgetti: “Il governo destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare per l’anno in corso un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli”.
Chi ne beneficerà
Il decreto quindi aumenta la soglia di non imponibilità dei fringe benefit, i servizi aziendali che non formano reddito, ma sarà rivolto solo ad una specifica categoria di lavoratori. Rientrano tra i fringe benefit anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas
Secondo le stime, la spesa di questa misura è stimata in 142 milioni di euro nel 2023 e 12 milioni per il 2024. A beneficiare di questo provvedimento saranno circa 250mila lavoratori, solo una minima parte dei 15 milioni di dipendenti occupati nelle aziende.