Ecco tutte le novità sul bonus facciate 2025: dalle detrazioni ridotte per ristrutturazioni alle riqualificazioni energetiche.
Sebbene il “bonus facciate” tradizionale, introdotto nel 2020 con detrazioni fino al 90%, sia stato abolito già nel 2023, quest’anno ancora restano disponibili agevolazioni per interventi su case singole e condomini.
Tuttavia, come spiegato da Qui Finanza, le nuove normative impongono limiti più rigidi e percentuali di sconto ridotte rispetto agli anni precedenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Bonus facciate: tutte le novità nel 2025
Nel 2025, gli interventi sulle facciate possono beneficiare del bonus ristrutturazione e dell’ecobonus, seppur con percentuali di detrazione inferiori rispetto al passato. Il bonus ristrutturazione permette di ottenere uno sconto del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case.
Parallelamente, l’ecobonus – mirato a incentivare interventi di efficientamento energetico – segue ora criteri più stringenti. In passato, questa misura offriva detrazioni fino al 75% per lavori sulle parti comuni dei condomini. Dal 2025, invece, le sue condizioni sono state allineate al bonus ristrutturazione. L’unica differenza è che – in questo caso – non è previsto un tetto massimo di spesa detraibile.
Cambiamenti per condomini e seconde case
Particolare attenzione è stata riservata agli interventi sulle parti comuni dei condomini, ambito che ha subito significative restrizioni. La riduzione delle aliquote, unita alla distinzione tra abitazioni principali e seconde case, mira a contenere la spesa pubblica e a favorire chi vive stabilmente negli immobili oggetto di intervento.
Per i proprietari di seconde case, la manovra rappresenta un cambio di rotta significativo. Gli sconti per la ristrutturazione delle facciate, così come per il miglioramento energetico, passano al 36%, riducendo l’attrattività degli investimenti rispetto al passato.
Guardando al futuro, le prospettive per i bonus edilizi sono destinate a diventare ancora più restrittive. Dal 2026, infatti, le aliquote saranno ulteriormente ridotte: si passerà al 36% per la prima casa e al 30% per le seconde.