Bonus Giovani 2025: nuovi requisiti in vigore dal 1° luglio per ottenere l’esonero contributivo. Cosa c’è da sapere.
Dal 1° luglio 2025 entra in vigore una modifica importante, relativa alle condizioni di accesso al Bonus Giovani. L’INPS, infatti, ha aggiornato le procedure relative alla domanda, nonché i moduli per allinearsi alle direttive della Commissione Europea, introducendo l’obbligo di incremento netto dell’occupazione per le aziende che intendono usufruire dell’esonero contributivo previsto dall’articolo 22 del Decreto-Legge 60/2024, convertito – con modifiche – nella Legge n. 95/2024. Andiamo a scoprire quali sono tutte le novità in arrivo.
Bonus Giovani 2025, cosa cambia a partire dal 1° luglio 2025
Cambiano una serie di impostazioni per quel che concerne il Bonus Giovani 2025: tale misura, infatti, è concepita nell’ambito del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 che ha come obiettivo principale quello di incrementare l’occupazione giovanile, evitando che gli incentivi siano utilizzati per sostituire personale esistente.

Le novità in questione sono presenti nella Circolare INPS n. 104 del 18 giugno 2025, che illustra – nel dettaglio – le nuove modalità di accesso all’esonero, fornendo, al contempo, vari chiarimenti sulla documentazione che occorre a tal scopo.
Il nuovo requisito obbliga, infatti, i datori di lavoro a dimostrare che l’assunzione e/o la trasformazione contrattuale comportino, nei fatti, un incremento effettivo della forza lavoro.
Il calcolo dell’incremento netto si basa, dunque, sulla differenza tra il numero totale di dipendenti registrati prima e dopo la nuova assunzione e/o la modifica del contratto.
Nuovo modulo e procedura telematica per la richiesta
Rilasciata – inoltre – una nuova versione del modulo di richiesta dell’esonero, che prevede l’obbligo di compilare una dichiarazione ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000.
In tale dichiarazione, i datori di lavoro devono attestare il rispetto del requisito dell’incremento occupazionale netto per poter accedere alla misura.
La procedura non sarà più automatica, in quanto ogni domanda sarà soggetta a verifica per capire se l’azienda rispetta la nuova condizione.