Come funziona il Bonus Maroni 2025: chi ne ha diritto, quanto aumenta la busta paga e come richiederlo all’INPS.
Il Bonus Maroni torna protagonista nel 2025, portando con sé novità importanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 161, legge n. 207/2024) e chiarite dalla circolare INPS n. 102 del 12 giugno 2025. Si tratta di un incentivo pensato per i lavoratori dipendenti che hanno già maturato i requisiti per la pensione anticipata, ma scelgono di restare al lavoro rinviando l’uscita dal mondo lavorativo.
La misura è stata originariamente introdotta nel 2023 per favorire la permanenza in servizio e, grazie alla proroga, amplia ora la platea dei beneficiari. L’obiettivo è premiare chi decide di posticipare il pensionamento, garantendo un aumento immediato del netto in busta paga.

Chi può ricevere il Bonus Maroni 2025
Hanno diritto al bonus i lavoratori che hanno compiuto 62 anni di età e versato almeno 41 anni di contributi, rientrando così nei parametri della Quota 103. Rientrano tra i beneficiari anche coloro che, indipendentemente dall’età, maturano entro il 31 dicembre 2025 i requisiti della pensione anticipata ordinaria, pari a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Il vantaggio consiste nell’esonero dalla quota contributiva IVS a carico del lavoratore, pari al 9,19% della retribuzione lorda nel settore privato e all’8,80% nel pubblico impiego. Questo importo, invece di essere versato all’INPS, viene riconosciuto direttamente in busta paga come importo netto esente da Irpef, aumentando sensibilmente lo stipendio senza costi aggiuntivi per l’azienda. Ad esempio, su uno stipendio lordo di 2.000 euro si registra un incremento netto di 183,80 euro al mese, mentre con un lordo di 3.000 euro l’aumento è di 275,70 euro. Va però considerato che la mancata contribuzione riduce il montante pensionistico, incidendo sull’importo della pensione futura.
Come richiedere il Bonus e tempi di erogazione
La domanda per ottenere il Bonus Maroni 2025 deve essere inoltrata all’INPS esclusivamente in via telematica. L’Istituto verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, comunica l’autorizzazione sia al lavoratore sia al datore di lavoro. Da quel momento, l’esonero contributivo viene applicato e l’aumento netto è visibile già nella busta paga del mese successivo. Se il datore di lavoro ha già versato i contributi per il periodo coperto dal bonus, potrà recuperarli tramite conguaglio. Il beneficio è inoltre trasferibile in caso di cambio datore di lavoro, garantendo continuità al vantaggio economico.