Bonus montagna: un incentivo cruciale per lo sviluppo economico.
Il recente ok del Consiglio dei Ministri al bonus montagna segna un passo importante verso la promozione e il sostegno delle aree montane italiane.
Questo disegno di legge introduce una serie di misure incentrate su agevolazioni fiscali per le piccole imprese. Inoltre, anche sull’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale, e investimenti ambientali da parte degli imprenditori agricoli e forestali.
Bonus montagna: investimenti e crescita economica
Uno degli obiettivi primari del Ddl Montagna è stimolare la crescita economica delle zone montane, riconosciute come di interesse nazionale.
Il disegno di legge prevede risorse pubbliche che ammontano a 100 milioni di euro per il 2024, con proiezioni che superano il miliardo di euro entro il 2033. Questo impegno finanziario mira a valorizzare l’ambiente, la biodiversità, il turismo e le peculiarità culturali delle aree montane, combattendo al contempo il fenomeno dello spopolamento.
Particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni e all’impulso imprenditoriale nelle zone montane. Dal 1° gennaio 2024, i titolari di piccole e medie imprese avviate da individui di età inferiore ai 41 anni potranno beneficiare di un credito di imposta per i primi tre anni di attività.
Per gli acquisti o le ristrutturazioni dell’abitazione principale in comuni montani, è previsto un credito d’imposta sugli interessi passivi. Il limite è 16 milioni di euro annui, per acquirenti sotto i 41 anni. Questo bonus riguarda immobili esclusi dalle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, promuovendo così il recupero di proprietà e terreni abbandonati.
Sostenibilità ambientale e contributi green
Il Ddl Montagna si fa portavoce anche della sostenibilità ambientale. L’intendo è di offrire contributi fiscali per imprenditori agricoli e forestali che investono in progetti green nelle zone montane.
Dal 1° gennaio 2024, sarà disponibile un credito d’imposta del 10% sugli investimenti green. Questo prevede un limite di spesa di 4 milioni di euro annui fino al 31 dicembre 2026. Questa misura punta a incentivare pratiche sostenibili e il miglioramento ambientale del territorio.