Il bonus che sostituisce il reddito di cittadinanza: come funziona?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il bonus che sostituisce il reddito di cittadinanza: come funziona?

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Si tratta di un bonus da 350 euro per il Supporto per la formazione e il lavoro: cos’è, come funziona e a chi spetta?

L’addio al Reddito di cittadinanza ha mandato nel panico più totale molte famiglie italiane che contavano sul sussidio per affrontare il caro vita. Numerosi cittadini si sono infuriati dando vita a vere e proprie proteste. Tuttavia, il governo annuncia una buona notizia: è in arrivo un bonus pensato per chi ha perso il sussidio ed è “occupabile”.

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Cos’è il bonus da 350 euro?

Per alcune famiglie, l’ultima rata del Reddito di Cittadinanza è stata erogata il 27 luglio. Entro il 2024, secondo le stime del governo, circa 436mila nuclei familiari non riceveranno più alcun sussidio perché “occupabili”.

Tuttavia, in alternativa al Reddito, queste famiglie potranno contare sul Supporto per la formazione e il lavoro, in attesa di trovare un’occupazione.

Si tratta di un beneficio economico da 350 euro, per massimo 12 mesi (non rinnovabile), erogato dall’Inps che verrà corrisposto a chi deciderà di partecipare obbligatoriamente a un programma di supporto e formazione lavoro.

Chi può richiederlo?

Può essere richiesto solo da chi è occupabile, ovvero da persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 6mila euro.

Fondamentale la partecipazione obbligatoria ad attività di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro. Nelle misure del Supporto rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza.

Come richiedere il bonus

Il bonus verrà erogato attraverso gli sportelli dei centri per l’impiego e l’Inps, ma la procedura non è ancora pronta. Il Supporto per la formazione e il lavoro, infatti, sarà attivo solo a partire dal 1° settembre.

Per accedervi bisognerà presentare una apposita domanda telematica, tramite la medesima piattaforma attivata per l’Assegno di inclusione. Poi il richiedente dovrà sottoscrivere, mediante la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (al momento non ancora attiva) il patto di attivazione digitale in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio.

Non appena la richiesta verrà accettata dall’Inps, il richiedente verrà convocato dai servizi per il lavoro per sottoscrivere un patto personalizzato e potrà così ricevere offerte di lavoro o inserirsi autonomamente in percorsi di formazione. Una volta iniziato il corso riceverà il sussidio.

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2023 16:53

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