Come i prestiti per lo studio in Italia nel 2024 hanno raggiunto 220 milioni di euro. Con un aumento dell’età media dei richiedenti a 37 anni.
Secondo una ricerca condotta da Facile.it e Prestiti.it, nei primi otto mesi del 2024 sono stati erogati prestiti per lo studio pari a circa 220 milioni di euro.
Un dato, riportato da Tg24.sky.it, che porta con sé anche altre interessanti novità: come l’aumento dell’età media dei richiedenti, che ora si attesta a 37 anni.
Prestiti per lo studio: gli ultimi dati del 2024
Il finanziamento medio – come riportato da questa ricerca – destinato all’istruzione nel 2024 è stato di 6.685 euro.
Una cifra che viene ripagata in circa quattro anni, che equivalgono ad piano di ammortamento di 53 rate mensili.
Lo studio ha preso in esame un campione di 350.000 richieste. Mostrando come non ci sia alcuna esclusione per quanto riguarda i cicli formativi coperti da questi prestiti.
Le famiglie italiane richiedono prestiti sia per pagare l’asilo nido sia per corsi post-universitari e di alta formazione.
Uno degli elementi di rilievo che emerge dal rapporto è la diminuzione della percentuale di richiedenti più giovani.
Gli under 25, infatti, sono passati dal rappresentare il 24% dei richiedenti nel 2023 al 19% nel 2024. Al contrario, si registra un aumento di chi ha tra i 25 e i 34 anni, che ora rappresenta il 33% del totale.
Anche le fasce d’età più avanzate stanno crescendo in termini di richieste. Il 18% dei prestiti per lo studio viene richiesto da persone tra i 45 e i 54 anni.
L’aumento delle richieste femminili e per cicli inferiori
Nel 2024, il 45% delle richieste di prestiti per l’istruzione proviene da donne. Una percentuale superiore rispetto al mercato generale dei prestiti, dove le donne rappresentano il 30% dei richiedenti.
Questo dato riflette un crescente interesse femminile nell’investimento per la propria formazione, anche nelle fasi più avanzate della vita.
Inoltre, un terzo delle richieste riguarda importi inferiori ai 3.000 euro, segno che molte famiglie scelgono di finanziare l’istruzione nei primi cicli scolastici. Come asili nido e scuole materne, dove i costi possono essere elevati.