Il prezzo del gas in Europa torna ai massimi dal 2023: ecco quali sono le cause e le prospettive per il futuro.
Il mercato del gas in Europa si trova ad affrontare una nuova ondata di incertezze, con i prezzi in continua ascesa. Sul mercato di Amsterdam, il riferimento principale, il costo ha raggiunto quota 50 euro a megawattora, toccando il valore più alto dall’ottobre 2023.
Gli analisti di Goldman Sachs avvertono che la situazione potrebbe peggiorare, come riportato da Sky News, con stime che collocano il prezzo in un range tra 63 e 84 euro nel breve termine.
Le cause dell’aumento dei prezzi del gas
L’attuale impennata dei prezzi del gas non dipende da un’unica causa. In primo luogo, dal 1 gennaio Gazprom ha interrotto le forniture di gas verso l’Europa attraverso il territorio ucraino, una mossa che ha costretto diversi Paesi europei a ricorrere a rotte alternative e agli stoccaggi.
Sebbene la Commissione Europea abbia assicurato che le forniture sono al momento garantite, la preoccupazione per il futuro resta alta. “C’è un rischio sempre maggiore che l’Unione europea esca dall’inverno con bassi livelli di stoccaggio di gas, rendendo costoso il riempimento“, ha dichiarato Arne Lohmann Rasmussen, analista capo di Global Risk Management.
Ad aggravare la situazione, è intervenuto un guasto tecnico all’impianto di gas naturale liquefatto di Hammerfest, in Norvegia, che ha ridotto la capacità produttiva di 18,4 milioni di metri cubi al giorno.
Secondo quanto riportato dall’operatore di rete Gassco, le operazioni riprenderanno solo dopo il 9 gennaio. Inoltre, l’impianto di trattamento del gas di Kollsnes ha subito ulteriori proroghe nelle sue operazioni di manutenzione.
Il ruolo del freddo intenso
Altro elemento determinante è sicuramente il clima. In diverse aree dell’Europa, le temperature stanno scendendo sotto lo zero, spingendo verso l’alto la domanda di gas per il riscaldamento.
La Slovacchia, uno dei Paesi più colpiti dall’interruzione delle forniture russe, potrebbe vedere la colonnina di mercurio scendere fino a -7 °C entro metà gennaio.
Secondo James Waddell, responsabile del settore gas europeo di Energy Aspects, il mercato rimarrà “molto volatile” nei prossimi mesi.
“L’equilibrio globale rimane stretto, con poca flessibilità per assorbire eventuali effetti di restringimento del mercato, per cui è possibile che i prezzi aumentino in modo sostanziale nelle prossime settimane“, ha concluso.