Boris Jhonson ha parlato del presidente russo Vladimir Putin, definendolo un esempio di mascolinità tossica.
Il premier britannico Boris Jhonson ha parlato del conflitto tra Russia e Ucraina in un’intervista alla Tv tedesca Zdf citata dalla Press Association. Secondo il premier, la guerra in atto tra i due Paesi sarebbe descrivibile come un “perfetto esempio di mascolinità tossica“.
Per il premier Boris Jhonson, se il presidente della Russia Vladimir Putin fosse una donna, non avrebbe di sicuro attaccato l’Ucraina. Il punto centrale del discorso di Boris Jhonson è che se i leader del G7 vogliono “disperatamente” la fine della guerra in Ucraina, al momento “non vi è un accordo” che lo renda possibile.
Jhonson: “C’è bisogno di più donne in posizione di potere”
Alla luce del summit in Germania, il leader Boris Jhonson ha affermato: “Se Putin fosse stato una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, non credo davvero che si sarebbe imbarcato in una folle guerra maschilista di invasione e violenza come ha fatto”. E continua: “C’è bisogno di più donne in posizioni di potere. Se volete un esempio perfetto di mascolinità tossica, è proprio quello che Putin sta facendo in Ucraina”.
Il summit al vertice Nato di Madrid
Durante il vertice Nato di Madrid, il primo ministro britannico ha annunciato che la Gran Bretagna “rafforzerà la sua presenza militare in Estonia con armi più potenti e difesa aerea”. Poi ha sottolineato il fatto che servono ulteriori misure di difesa. “Abbiamo bisogno di alleati, tutti gli alleati per garantire la difesa nel prossimo decennio”. E continua spiegando la necessità di “un confronto all’interno della Nato che deve adattarsi per far fronte a nuove e crescenti minacce” attraverso “investimenti a lungo termine”. Fondamentale “ad aumentare la spesa per la difesa per adattarsi alle crisi e ai bisogni urgenti”.
