Boris Johnson ha perso la maggioranza assoluta. Decisivo il passaggio di Philip Lee al gruppo di opposizione.
LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Boris Johnson ha perso la maggioranza assoluta. Il premier britannico si è ritrovato in minoranza dopo il passaggio da parte di Philip Lee al gruppo dell’opposizione. Decisione presa dal sottosegretario, che ha sempre espresso la propria posizione contraria alla Brexit, dopo la chiusura del Parlamento.
Alto rischio di elezioni in Gran Bretagna anche se il cambiamento non comporta la caduta di Governo. Il ritorno alle urne potrebbe avvenire in caso di voto di sfiducia da parte dell’opposizione ma lo stop al calendario dei lavori non rende facile questa opzione.
Boris Johnson: “La legge anti-no deal distruggerà il negoziato”
Nessun passo indietro da parte di Boris Johnson che al rientro dalle vacanze estive ribadisce che “la legge anti-no deal distruggerà il negoziato e io non l’accetterò mai“. Il premier britannico, inoltre, ha ribadito di non essere disposto a chiedere un ulteriore rinvio all’Unione Europa. Parole arrivate prima della decisione di Lee di abbandonare la maggioranza assoluta.
Nelle prossime ore le opposizioni potrebbero decidere di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del premier. La chiusura del Parlamento, però, non rende facile la calendarizzazione.
La replica di Corbyn
Non si è fatta attendere la risposta di Corbyn. Il leader dell’opposizione ha accusato Johnson di “attaccare la democrazia per portare il Paese verso una sconsiderata Brexit no deal“. “Questo – aggiunge – non è più solo un Governo del caos ma anche della codardia. Invito il premier a rispettare lo stato di diritto e accettare la legge anti-no deal se la Camera l’approverà“.
Il duello verbale tra Corbyn e Johnson continua senza sosta. Il primo ministro inglese continua a ribadire il suo no all’accordo con l’Unione Europea ma l’opposizione è pronta a sfiduciarlo nelle prossime settimane per riportare il Paese al voto.