Borodyanka: la città devastata dai russi

Borodyanka: la città devastata dai russi

Nella cittadina di Borodjanka le testimonianze riportano un orrore anche peggiore di Bucha.

Le immagini e i video dei soldati ucraini che sono entrati a Borodyanka mostrano una città devastata e rasa al suolo completamente dall’esercito russo. Secondo alcuni le vittime potrebbero anche essere di più di quelle registrate a Bucha.

Borodjanka come Bucha è una cittadina nei dintorni di Kiev e quando i soldati russi l’hanno invasa hanno creato macerie e devastazione. Auto e camion distrutti sulle strade, vie deserte, i sopravvissuti si nascondo ancora nei rifugi per paura di un ritorno dei russi. Gli ucraini ora stanno perlustrando la zona per zona la città per capire ciò che i soldati russi hanno fatto a soli 50 km dalla capitale.

Sono stati trovati già 320 cadaveri come ha annunciato oggi il sindaco della città. Ma l’orrore potrebbe essere anche peggiore di quello visto a Bucha. Lo stesso presidente Zelensky ha denunciato casi di tortura e violenza sui civili e soprattutto anche sui bambini. Il presidente ucraino ha parlato di “orrori mai visti, nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale e l’occupazione nazista 80 anni fa” in collegamento con l’Onu.

guerra in Ucraina camion distrutto

Torture e stupri anche sui bambini

Le indagini partono dai 5mila crimini di guerra. A rivelarlo è la procuratrice generale ucraina Irina Venediktova. Tra questi crimini ci sono anche stupri, violenze e torture ai danni di donne, anziani e perfino sui bambini.

Il sindaco di Borodjanka dice: “Gran parte degli edifici sono stati distrutti, stimiamo vi siano ancora 200 morti sotto le macerie, nelle cantine e nei giardini. La nostra area fu la prima ad essere occupata dalle truppe russe il 24 febbraio mentre marciavano su Kiev ed è stata liberata solo domenica scorsa, va ancora pulita e bonificata. Come a Bucha, stiamo cercando le fosse comuni”.

Inoltre, “Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione dice il sindaco di Borodyanka. “Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque”.