Borse Ue contrastate. Intesa-Ubi, adesioni oltre il 70 per cento

Borse Ue contrastate. Intesa-Ubi, adesioni oltre il 70 per cento

Borsa 28 luglio 2020. Andamento degli indici Ue contrastato. Piazza Affari registra una perdita dello 0,59 per cento.

MILANO – Borsa 28 luglio 2020. Seconda giornata della settimana incerta per gli indici europei che confermano i timori di una possibile seconda ondata.

Ritorno dell’epidemia che non sembra spaventare l’oro che continua la sua corsa con una chiusura intorno a 1,950 dollari l’oncia dopo aver toccato i 1,981 dollari durante la giornata. E l’obiettivo dei 2.000 dollari sembra essere ormai davvero vicino.

Borsa 28 luglio 2020

Come detto, giornata negativi per gli indici europei. Piazza Affari ha lasciato per strada lo 0,59% con gli occhi puntati sull’accordo Intesa-Ubi. Il cammino sembra essere ormai in discesa visto che le adesioni hanno raggiunto oltre il 70% e sembrano essere destinate ad aumentare nelle prossime settimane.

Tra i mercati del Vecchio Continente la migliore è stata Londra con un progresso dello 0,4% mentre Francoforte è rimasta più o meno invariata con una crescita dello 0,06%. Oltre Milano, l’altra a chiudere in rosso è Parigi con un -0,22% al termine degli scambi. Le Borse asiatiche hanno terminato la sessione in positivo con il solo Tokyo che è riuscito a limare lo 0,1%.

Andamento negativo, invece, per Wall Street. Il peggiore è stato il Nasdaq con una chiusura a -1,27%. Leggermente meglio, invece, il Dow Jones che ha lasciato per strada lo 0,77%.

Borsa Milano

Spread in rialzo

Ritorna, invece, a risalire lo spread che ha chiuso la giornata a 151 punti base con il decennale poco sopra l’1%. In lieve ribasso, invece, l’euro che resta sopra 1,17 dollari. La moneta in giornata ha toccato anche il suo massimo da quasi due anni a 1,1781 dollari.

Una nuova seduta, quindi, caratterizzata dal timore di un possibile ritorno dei contagi con l’andamento che si conferma essere contrastato. E il futuro rischia di non essere roseo per le Borse almeno fino a quando la curva epidemiologica non ritorna a scendere in tutto il Vecchio Continente.