Borse Ue contrastate, Piazza Affari -0,11 per cento. Istat: in ripresa i prezzi alla produzione industriale

Borse Ue contrastate, Piazza Affari -0,11 per cento. Istat: in ripresa i prezzi alla produzione industriale

Borsa 29 luglio 2020. Piazza Affari lascia per strada lo 0,11%. Lo spread ritorna sotto i 150 punti base.

ROMA – Borsa 29 luglio 2020. Altra seduta incerta per i mercati europei che temono il ritorno dei contagi nel Vecchio Continente. Il timore di una seconda ondata ha portato gli investitori a vendere i propri titoli con l’andamento che continua ad essere contrastato.

Le buone notizie per il nostro Paese arrivano dai prezzi alla produzione dell’industria che hanno registrato una crescita su base mensile dello 0,5% a giugno. Continua, come ipotizzato, il calo annuale con una perdita del 4,5% rispetto al 2019. Secondo l’Istat nel secondo trimestre del 2020 è stata registrata una diminuzione del 3,3% in confronto al primo trimestre.

Borsa 29 luglio

Andamento negativo per Piazza Affari che lascia per strada lo 0,11% rispetto alla chiusura della giornata di martedì. Si tratta di numeri negativi anche se Milano non è stata la peggiore visto che Francoforte ha registrato una perdita dello 0,12%. Cammino inverso, invece, per Londra (+0,04%) e Parigi (+0,12%) che hanno guadagnato al termine degli scambi.

Borsa Milano

Quarto giorno in rosso anche per Tokyo che in conclusione della seduta ha avuto un rosso dell’1,15%. Chiusura in positivo, invece, per Wall Street. Il migliore è stato il Nasqaq con un progresso dell’1,35%. Leggermente peggio il Dow Jones che ha guadagno lo 0,61%.

Spread in calo

Ritorna sotto i 150 punti base lo spread con il rendimento decennale stabile intorno all’1%. Continua la sa scalata l’euro che chiuse a 1,770 dollari e 123,70 yen.

Stabile l’oro che ha chiuso la seduta a 1.953 dollari al barile rimanendo sotto la soglia dei 2 dollari che poteva essere superata in queste ore. Per il petrolio da segnalare una crescita del Wti con un progresso dello 0,76% a 41,35 dollari al barile.

Il rischio di un ritorno dei contagi potrebbe portare i mercati a soffrire nei prossimi giorni anche se le materie prime non sembrano avere particolari problemi.